martedì 28 agosto 2012

NONNA'S GREEN TUMB

Da quando è arrivata la nonna il giardinetto sul retro ha riacquistato il suo perduto splendore. Appena trasferiti qui con Greg avevamo comperato piante, semi e fiori per le aiuole, il bbq da fare in giardino, tavolo e sedie per mangiare fuori. Ma un pò finito l'entusiasmo iniziale, un pò vista la brutta stagione dell'inverno, impegni vari e l'impossibilità in gravidanza di fare giardinaggio se non con un paio di guanti, le erbacce erano arrivate allo stato brado, salvo per il taglio che gli viene fatto mensilmente dal giardiniere della Real Estate, anche lui meriterebbe un post, ma vediamo se nè trovo il tempo.
Quando è arrivata la nonna dall'Italia inannzitutto ha cominciato a spazzare quotidianamente la yard, cosa che la rendeva quasi più pulita dei pavimenti interni di casa, da foglie, rametti, sabbia e sporcizie varie. Poi mano a mano ha cominciato a piantare piantine raccolte per strada nei giardini altrui, alle quali aveva fatto crescere un pò le radici. Inoltre ha messo in terra piena, tutte le nostre piante che fino ad ora erano rimaste nei vasetti.
In conclusione, sarà che la primavera era alle porte ma nelle aiuole hanno fiorito 3-4 gerani di colori diversi, due piccoli cactus, la lavanda ha riacquistato vigore, il prezzemolo ha raggiunto le dimensioni di un cespuglio e la palma di Greg da ingobbita e triste ha ripreso il suo colorito verde brillante e le foglie ora si slanciano nel cielo.

domenica 19 agosto 2012

SWEAT OR LEAK?

La nonna Beata è arrivata dall'Italia con tutte le tutine invernali ereditate dai due cuginetti di Eddie, tutte in ciniglia e super calde, qui l'inverno non è così freddo a parte qualche giornata in cui ci volevano per il resto si stava bene in cotone. Ma le prime settimane per inesperienza ed anche perchè erano le più freschine Eddie veniva vestito in ciniglia. Spesso e volentieri lo trovavamo bagnato sulla schiena, io e mia madre abbiamo supposto che fosse un caliente australiano come il suo daddy e la ciniglia lo facesse sudare, quindi alleggerito un pò. Il sudario ha continuato e noi via a svestirlo di conseguenza. Il massimo è stato raggiunto una mattina che andate alla shopping mall per il mother's group e poi un pò di shopping, siamo ritornate a casa con il piccolo Eddie in pannolino avvolto in una coperta, perche il body che inddossava più i due di ricambio che avevo portato con me erano fradici. Eppure non era una giornata così calda, allora ci siamo poste dei dubbi, ma è possibile che un bambino così piccolo possa sudare così tanto? Io già mentalmente mi immaginavo problemi al metabolismo o qualche errore nel dna, alla fine ci siamo accorete che la chiazza di sudore corrispondeva sempre alla chiusura del pannolino. Ebbene si Eddie non era terribilmente malato di una malattia sconosciuta che all'eta' di due settimane lo faceva sudare come un toro da monta, ma i pannolini facevano un leaking, principalmente perchè la mamma inesperta gli allacciava piuttosto soft, mentre la nonna con alle spalle le esperienze dei due nipoti li chiudeva al punto giusto.

domenica 5 agosto 2012

5 DAYS

Il primo giorno non riuscivo a camminare e muovermi, mi hanno portato la colazione, pranzo e cena. Cambiavano Eddie e me lo mettevano al seno, quando aveva fame. Ma tendenzialmente abbiamo dormito tutti e due fino alla sera, dovevamo riprenderci dai bagordi dei giorni precedenti. Le ostetriche incartavano i pupetti nelle coperte e loro dormivano alla grande, la mia vicina che aveva partorito anche lei la notte prima, nel pomeriggio è tornata a casa. Io mi sentivo uno straccio non avevo nemmeno la forza di andare in bagno (non per niente avevo ancora il catetere). Ci siamo svegliati un pò la sera per le visite e poi abbiamo dormito tutta la notte, la mattina sono stata svegliata dall'ostetrica che mi metteva Eddie al seno, dicono che le mamme imparano subito a riconoscre il proprio pupo che piange, io dormivo alla grande. Altra giornata piuttosto passiva, anche se ho cominciato ad uscire dal letto per andare in bagno e farmi una doccia, chiamato la mia family in skype e altre visite alla sera. Avevo una nuvoa vicina di stanza, anche lei rimasta in ospedale solo 24 ore. La notte Eddie ha cominciato ad avere fame molto spesso ed in modo particolare ad espellera anche tutto quello che mangiava. E così è iniziato il circolo vizioso, ciuccia il latte, fa la cacca, cambia il pannolino e mettimi a nanna, che si ripeteva ogni 2-3 ore.
Tutto è andato tranquillo fino all'arrivo della montata lattea. Non aveveo due seni ben si due meloni, erano duri come il marmo ed Eddie non riusciva ad attaccarsi, io non sapendo che fare ho addormentato il piccolo affamato sotto la mia ascella. Quando è arrivata l'ostetrica per il turno di notte ha risolto la situazione, mi ha schiacciato i seni e così ho potuto allattarlo e da li via. Il latte arrivava a fiotti e con le foglie di capuccio gelate cercavano di ridurre il dolore e il rigonfiamento. Non riuscivo a contenerle in nessun reggiseno.
Finalmente la domenca pomeriggio mamma e bambino si erano ripresi bene e fatto il primo bagnetto (qui sono piuttosto naturalisti, dicono che meno si lavano meglio è), dove per fortuna si è staccato anche il moncone del cordone ombelicale, ci hanno lasciato andare a casa, sulla macchina del nonno polizziotto carcerario che non attraversa la strada se non sulle strice pedonali, ma intenerito dalla nascita del piccolo nipote, lo ha portato senza seggiolino, infrangendo la legge, per i due isolati che ci separavano da casa.

mercoledì 1 agosto 2012

FUORI DAL TUNNEL

26 luglio
Durante la notte cominciano le doglie, abbastanza forti io e Greg cominciamo a monitorarle, come insegnato al corso pre-parto
27 luglio
Continuano le doglie durante il giorno, si intensifica il dolore, la durata e la frequenza. Dolorante ma felice di arrivare piano piano al traguardo. Arriva la notte i dolori sono insopportabili, prego Greg di portarmi in ospedale, lo supplico per ore, lui dice di resistere un pò che devo dilatarmi, ma alle 2 del mattino mi sembra di non farcela più. Carichiamo armi e bagagli e via in ospedale (che poi è a due isolati da casa). Arrivati la mi mettono in delivery room, un ostetrica mi controlla e mi dice che sono dilatata 9 cm, che ci siamo quasi di resistere, mi mettono sotto la doccia calda per alleviare il dolore e il gas da inalare per le fitte più forti. Mi controlla dopo 3-4 ore, si sono sbagliati sono dilatata 1cm, si scusano per l'errore, ci danno la colazione e ci mandano a casa.
28 luglio
Idem come il giorno precedente, solo che in ospedale ci dicono che sono dilatata 2-3cm, questa volta non ci danno nemmeno la colazione e ci mandano a casa.
29 luglio
Idem come il giorno precedente, solo che alle mie supplliche di andare in ospedale Greg non cede e mi tiene a casa, sofferente sul letto.
30 luglio
Il mattino avevo la visita dall'ostetrica, ci vado dolorante con la borsa dell'acqua calda (le fitte continuano ogni 2-3 minuti) mi controlla sono dilatata 3-4cm mi dice che ci siamo di essere paziente e sopportare il dolore. La notte mi si intensifica il dolore, prego Greg di andare in ospedale, ma non cede, rimango a soffrire a casa.
31 luglio
Finalmente mi si rompono le acque, lo vedo come un miracolo, e secondo quello che dicono ai corsi pre-parto in massimo 48 ore in un modo o nell'altro deve uscire. Comincio a vedere la luce. Ci fanno andare in ospedale, controllano quanto sono dilatata e se non lo fossi a sufficienza mi minacciano di rimadare a casa. Li prego di farmi rimanere e tirare fuori questo bimbo, che sono 5 notti che non dormo dal dolore e non c'è la facccio più. Passiamo tutto il giorno in delivery room, un pò sotto la doccia, un pò nella vasca  da bagno, un pò sul letto. Mi danno morfina per ridurre il dolore, poi l'epidurale, ma a mezzanotte sono ancora solo 7cm. Il pupo va in sofferenza (ha fatto la cacca nella sacca e il suo battito comincia ad andare su e giù), sfido io chiunque in quella situazione a non andare in sofferenza dopo 5 giorni di stritolamenti.
Il pediatra ci consiglia il cesareo, ed io che dopo l'epidurale avevo raggiunto il nirvana (niente dolore dopo 5 giorni di fitte assurde) ho accettato passivamente.
1 agosto
Greg è stato vestito da dottore per entrare in sala parto, io ero in trance. Grazie all'epidurale non sentivo alcun dolore, ma le  sensazioni del taglio e del bimbo che sgusciava fuori erano percepibili. Il tutto è stato velocissimo o almeno è parso dopo l'apocalittico pre-parto ed Edoardo era fra le nostre braccia in men che non si dica, appena uscito a spruzzato tutti i dottori con la sua pipì. Greg fra le lacrime ha tagliato il cordone ombelicale e tenuto Eddie fra le sue braccia, come riferito da lui si sono scrutati per mezz'ora Eddie non piangieva e Greg dall'emozione non riusciva a spiaccicare parola, mentre due cinesine mi ricucivano la pancia. Poi mi hanno portato nella sala post-operatoria dove mi hanno chiesto se volevo il traduttore perchè sembravo poco attenta, gli ho detto che ero solo stanca morta, strafatta di anestesia e che se parlavano un pò meno veloce mi sarei arrangiata da sola a capire il tutto. Mi hanno attaccato Eddie al seno, ma li faceva troppo freddo e quindi lui è stato trasferito in una culla riscaldante per fargli prendere temperatura. Io ero in trance, non capivo bene la situazione e approfittavo di ogni momento che mi lasciavano in pace per schiacciare un pisolino, distrutta dal sonno.
Infine mi hanno spostata in camera, Eddie dormiva nella sua culletta a fianco a me. Abbiamo dormito un paio di ore. Poi lui piangeva, io non potevo muovermi per i punti, il catetere e la flebo, l'infermiera cinesina me lo ha attaccato messo nel letto e lui a dormito sulla mia pancia, tutto rannicchiato fino all'ora di colazione. Il mio rospetto era arrivato, sano e bellissimo.