sabato 30 giugno 2012

COUNT DOWN - ATTO SECONDO

Ai giochi olimpici di Londra 2012 mancano 27 giorni.

Alle mie olimpiadi personali 24 giorni.

OMG (Oh my good) il tempo stringe!

venerdì 29 giugno 2012

FINALMENTE LO HO FATTO ANCH'IO!

Da quando sono arrivata qui in Australia, escludendo i primi mesi che abbiamo viaggiato in un camperino da est a ovest, poi non ho mai avuto ne' macchina ne' la necessita' di guidare, essendomi poi trasferita a Sydney, una città super efficiente a livello di mezzi pubblici.

Da qualche settimana pero' ho una macchinetta, Gina, con la quale sto prendendo confidenza sia sulla guida a sinistra (cambiare le marce con la sinistra delle volte non e' cosi' automatico), che al traffico ed alla circolazione di Sydney.

Ebbene si il traffico eccetto nelle ore di punta non e' particolarmente pazzo e gli australiani se devo essere sincera guidano in maniera molto moderata e posata, con grande aplomb inglese. Ti strombazzano solo se fai delle cose veramente contro la legge, tipo attraversare la strada non sulle strisce o passare con il rosso.

La circolazione delle volte e' un po' incasinata essendo la citta' tagliata a meta' dal CBD (Central Business District) e dalla baia e' dotata di un sacco di tunnel (passano anche sotto l'Harbour Bridge) che ti portano da una parte all'altra della città evitando tutto il traffico. Pero' se ti incanali in quello sbagliato sono guai. Inoltre ci sono parecchi sensi unici e strade apposite per gli autobus, quindi bisogna sempre avere gli occhi sia davanti che dietro e controllare ogni cartello.

Due giorni fa' dovevo andare a North Sydney per trovarmi a pranzo con degli ex colleghi e pioveva, cosi' Greg doveva darmi un passaggio sulla via del lavoro e da li con un autobus avrei raggiunto la meta. Alla fine convincendomi che sotto il suo lavoro non c'era parcheggio e che avrebbe preso l'ennesima multa mi ha fatto guidare. Quindi io che ho fatto, non conoscendo vie alternative ho percorso tutta la via che fa anche l'autobus (mi sono evitata le fermate) anche perché percorre una delle mie strade preferite, con panorama sull'Opera House, baia e Harbour Bridge, attraversato il ponte e via sono atterrata al di la della baia. Anche al ritorno me la sono cavata egregiamente, dribblando fra tunnel e ponte e scegliendo il ponte (sempre per il panorama che include) e via incanalandomi nel tunnel che poi porta direttamente negli Eastern Suburb (dove viviamo).

Ora sono pronta ad andare a Manly per trovare i miei cari amici, finalmente lo ho fatto anch'io!

giovedì 28 giugno 2012

AUSTRALIA FAI DA TE

Ieri visita dall'ostetrica per la 36ima settimana di gravidanza. Lei si ricordava di avermi visitata la prima volta (vedrà' venti gestanti al giorno), io che ho visto quattro ostetriche in tutta la gravidanza non me la ricordavo per nulla.

Essendo un ospedale con annessa facoltà di medicina c'era anche lo studente indiano in pratica. Hanno proceduto alla palpazione della pancia, per vedere in che posizione si e' messo il nanerottolo, sempre testa in giù e incanalato di qualche centimetro, tra qualche giorno/settimana dovrebbe abbassarsi la pancia e lui incanalarsi sempre di più. Poi hanno misurato le dimensioni della pancia 34,5cm per vedere se il suddetto nanerottolo cresce.


Dopo c'era da fare il pap-test per lo streptococco e mi hanno mandata da sola nella toilette a farlo, mi ha spiegato diligentemente come procedere, ma mi sono auto-fatta il tampone. Io sono sempre piui' sorpresa perché fino ad ora (diciamo oramai quasi tutta la gravidanza) nessuno mi ha mai controllato a livello sotto la cintura, io suppongo che in Italia andando da un ginecologo per ogni controllo o quasi a qualcosina nelle zone basse venga data un'occhiata. Ma ormai siamo quasi alla fine quindi mi adeguo, pero' ogni tanto risale il mio animo da Italiana ipocondriaca e vorrei che mi controllassero di più e diciamo che mi sento un po' trascurata.

mercoledì 27 giugno 2012

WE ARE FAMILY

Piccolo nanerottolo che ti scateni giorno e notte nella pancia, sembra che tu voglia uscire da un momento all'altro per scoprire questo mondo, ma la mamma spera che tu rimanga al calducccio e ben protetto nella sua pancia il piu' a lungo possibile (magari chi lo sa fra qualche settimana cambio idea).

Ti racconto un po' della tua famiglia cosi' sai con chi avrai a che fare nella tua vita.

Hai una mamma italiana che si e' trasferita per il tuo papa' a Sydney, ma non ne' e' poi cosi' convinta, dei giorni vorrebbe prendere un aereo e tronarsene in Italia degli altri e' felicissima qui, saranno un po' gli ormoni e un po' la lontananza. Ti ha protetto da toxoplasmosi alla faccia degli australiani in tutti questi mesi lavando con cura verdure e frutta con bicarbonato. Ti parla sempre in italiano e ha un po' paura per quando uscirai di non essere in grado di supplire a tutte le tue esigenze, ma c'e' la mettera' tutta.

Hai un papa' australiano che ha letto poco e niente sui libri della mamma riguardo ai bambini, al corso pre-parto si e' distratto e anche addormentato, ma sostiene che ci stupira' con effetti speciali quando si trattera di mettere in pratica le sue nozioni riguardo neonati, stiamo a vedere. Che ha paura quando tocca la pancia della mamma di schiacciare le tue ossa fragili in formazione e vorrebbe che la mamma mangiasse una bistecca ogni sera per farti forte e muscoloso come un vichingo.

Hai una nonna canterina italiana che attraversera' mezzo mondo per venirti ad accudire nei tuoi primi mesi di vita. Che voleva portare un bagaglio leggero per non sforzare il suo tunnel carpale, ma continua a comperarti vestitini, sostenendo che pesano poco e niente. Che invece di fare le parole crociate la notte quando si sveglia ripassa le frasi in inglese che dovra' dire in aeroporto e durante il transfert negli Emirati Arabi.

Hai una nonna artista australiana che da quando ha scoperto che sei un maschietto sta facendoti a maglia un piccolo cardigan. Che ti ha comperato vestitini dalla taglia prematuro fino alla tua maggiore eta'. Che sta anche dipingendo un quadro di girasoli da mettere nella tua cameretta. Che vorrebbe chiamarti Orlando o con qualche altro assurdo nome italiano scovato in Internet.

Hai un semi nonno australiano con la barbona come babbo natale, che parla poco, legge tanto e sa tutto riguardo alla storia. Ha gli occhi buoni e quando parla la mamma fa ancora fatica a capirlo per il suo forte accento dello Yorkshire.

Hai un nonno inglese che la mamma ha visto solo una volta, che vive nello Yorkshire fra pioggia, pecore e prati verdi. Dove tutte le case sono di sassi e le strade strette e barricate con i muretti. Guida una macchinina piccola piccola ed ha una moglie con la chioma di Marge Simpson, che ogni cosa di cui parla la definisce 'Lovely'.

Hai una zia italiana che ti sta spedendo un sacco di vestitini dall'Italia, che non vede l'ora di conoscerti e che se non avesse due piccole pesti volerebbe anche lei in Australia. Che ha tenuto la mamma aggiornata con le tendenze in gravidanza italiana e che ama chiacchierare e stare al telefono, un po' meno le faccende domestiche. Che sta facendo training autogeno alla nonna italiana per rilassarla prima della grande partenza.

Hai uno zio italiano che supplisce a tutte le carenze domestiche della zia, ottimo cuoco e coltivatore diretto. Che parla inglese con il traduttore di Google.

Hai un cuginetto grande italiano che fin dall'inizio sapeva che saresti stato un maschietto e che ti vuole chiamare Tubo, una delle sue grandi passioni. Che da buon scorpione e' un po' geloso che la nonna lo abbandoni per due mesi per venire in Australia.

Hai un cuginetto piccolo italiano che non parla ancora quindi non puo' esprimere le sue opinioni, ma magari avendo meno di un anno di differenza di eta' diventera' un tuo compagno di giochi ed avventure in futuro. Per intanto accontentati dei suoi vestitini riciclati.

Hai una zia hyppie australiana con i tatuaggi, che vive vicino alle Snowy Mountain, che cresce i suoi figli a Meat Pie e Bacon e Egg Roll. Che in casa ha un cane, un gatto, una cavia, due pappagallini, tre pesci rossi piu' varie ed eventuali.

Hai una cugina grande australiana che vive a Canberra, con i capelli biondo ossigenato, che sta finendo l'universita' e sogna di sposarsi con il fidanzato il 12/12/2012.

Hai un cugino grande australiano con i capelli rossi e ricci, in piena adolescenza, che non vede l'ora di prendere la patente, che parla poco, gioca tanto ai video giochi e facebook.

Hai un cugino piccolo australiano che e' la miniatura del tuo papa', che gioca a calcio, ma senza metterci tanto impegno, che da buon scienziato pazzo ha in camera tre insetti stecco, delle lucertoline, girini in trasformazione e bruchi e lombrichi di varie taglie.

Hai uno zio a Melburne che la mamma ha visto una volta sola, con il viso rubicondo ed i pochi capelli rimasti rossicci, sposato (a detta di papa' e nonna australiana) con una donnona australiana (tua zia) e padre di una altrettanta ragazzona (tua cugina piccola australiana) dai capelli rossi, che ama cantare ed il pattinaggio sul ghiaccio..

martedì 26 giugno 2012

IL SIGNORE DEGLI UCCELLI

Gli australiani (per la mia esperienza diretta con Greg, suoi amici e famiglia) hanno un grande amore per la natura e gli animali di per se, di qualsiasi razza, colore e forma. Tipo abbiamo un ragno in casa, si tiene porta fortuna (anche se ha le dimensioni di una palla da baseball, cioe' enorme). Qualsiasi altro animale che entra nella nostra dimora (abitando a piano terra e con un giardinetto sul retro capita molto spesso) non viene spiaccicato con una ciabatta, ma viene riaccompagnato fuori.
Un giorno eravamo con amici a pescare in spiaggia ed un pescatore cinese che se ne' stava andando ci ha lasciato i suoi vermi da usare come amo, Greg ed il suo amico non li hanno usati ma liberati nel prato, povere creature respiravano ancora.

Per un periodo Greg ha lavorato da casa e durante le pause produttive si rilassava in giardino dividendo la sua merenda pane e companatico con i simpatici uccelli che svolazzano per il giardino (vedi foto sopra). Si chiamano Magpie e sono uccelloni delle dimensioni dei corvi, dai caratteristici colori juventini (bianco e nero) e gracchiano potentemente vorticando attorno con le loro enormi ali. Alcuni di loro adesso hanno preso la bellissima abitudine di venire puntuali al mattino e il pomeriggio per la loro razione di pane quotidiano. Li riconosco perche' fra di loro c'e' ne' uno dai colori un po' sbiaditi ed e' sempre presente, soprannominato il capo. E svolazzano e gracchiano alla grande nel giardino finche' non li accontenti e li sfami.

Greg come tutti gli uomini non ha il senso del fare la spesa e di cosa manca in frigorifero, ma quando manca il pane per gli uccelli va in crisi ed addirittura si ricorda di comperarlo rientrando a casa, perche' durante il week end gli show pirotecnici proseguono.

lunedì 25 giugno 2012

NOMI - ATTO 3

Questo era un cartellone che avevo trovato appeso in un campeggio, qualche mese fa, visto che a me il nome Oliver piace tanto (al suo babbo un po' meno) lo avevo fotografato e tenuto come segno del destino.

Ora che siamo a meno un mese dalla data di parto presunta del piccolo innominato, ieri ne' discutevamo con Greg, Melvyn (secondo nome di Greg) rimane sempre papabile come primo o secondo nome, poi ci si e' aggiunto Maximillian, io pero' non sono convinta mi sembra troppo lungo, anche se mi piace.

Non e' facile dare un nome, anche perche' ha una grande rilevanza, gli rimarra' tutta la vita e sotto certi punti di vista potra' anche influenzargliela/cambiargliela. Quindi sotto questo macigno di responsabilita' abbiamo anche pensato che un bel nome aborigeno australiano non sarebbe male, di sicuro originale, ora mi butto nel web e faccio una ricerca. Ben vengano suggerimenti!

domenica 24 giugno 2012

NOI NON LE ABBIAMO VISTE

Oggi siamo andati per una passeggiata in spiaggia vista la giornata bellissima. L'oceano era piatto e con Greg ci siamo detto che era una gran giornata per vedere i delfini o addirittura le balene. Ma io non sono una grande osservatrice, Greg non e' una lince per la vista, quindi ci siamo fatti la nostra camminatina, goduti il sole e fatto il pieno di vitamina D.

La sera guardando le news in televisione annunciano che delle balene che stavano migrando a nord sono state avvistate da Bondi Beach.

Noi non le abbiamo viste...

venerdì 22 giugno 2012

WALKING ON THE BRIDGE

 Oggi ero a North Sydney per uffici (sto cercando di sbrigare tutta la burocrazia, visto mio, cittadinanza del bimbo, etc.) prima del grande evento di modo da avere tutto organizzato per poi dedicarmi completamente al mio nanerottolo.

Vista la bellissima giornata di sole ho deciso che anziche' prendere l'autobus per attraversare la baia, me lo sarei fatto a piedi sull'Harbour Bridge. Lo avevo gia' percorso una volta, appena arrivata qui da turista, ed il panorama e' bellissimo, poi non e' cosi' lungo (1.7km).

Il lato a est e percorribile da pedoni quello a ovest da ciclisti (organizzazione impeccabile) e a meta' ponte ci sono gli omini con il giubbotto catarifrangente giallo che controllano che tutto sia sotto controllo giorno e notte. Come al solito qui in Australia un sacco di persone se lo facevano di corsa, poi tanti turisti o lavoratori che dopo lavoro si fanno una passeggiata anziche' prendere i mezzi.

Mentre camminavo stavo discutendo con il piccolo innominato che alberga nella mia pancia (essendo una grande citta' la gente non ti guarda male se parli da sola e poi ora con l'era del cellulare non si sa mai se uno sta impazzendo o solo conversando al telefono) di come e' un bimbo fortunato a nascere in una citta' cosi' bella e caratteristica. Io sono nata in mezzo alle Alpi e mucche del Trentino, mentre il suo papa' fra il verde e le pecore dello Yorkshire. Mentre qui siamo a passi dall'oceano.

La baia di Sydney e' come un fiordo norvegese va dall'oceano e dentro per kilometri e kilometri con tutte le baiette/spiaggie sia a nord che a sud, creando di per se un paesaggio scenografico.

Mentre camminavo mi ha fatto sorridere il fatto di trovare qualche lucchetto appeso alla grata del ponte a ricordarci il nostro Ponte Milvio e Moccia. Gli italiani arrivano d'ovunque.

mercoledì 20 giugno 2012

TORNO E MI SPOSO - PARTE SECONDA

I primi mesi in cui ero qui a Sydney (ottobre e novembre 2009) ho fatto un corso di inglese per sostenere l'esame IELTS, necessario per poi iscrivermi al master universitario. Oltre che ad imparare l'inglese e' stato un posto dove ho posto le basi delle mie prime amicizie qui a Sydney, alcune delle quali per fortuna sono rimaste qui e tutt'ora fanno parte della mia cerchia di amici australiani.

In classe avevamo anche una ragazza mussulmana, di origine Malysiana. Lei portava il velo in testa, ma non il burka, e si comportava da occidentale. Si univa alle varie uscite che facevamo in gruppo ed era molto socievole e partecipativa.

Un giorno arrivo' in classe ed era un po' turbata, per capire la ragione che la rendesse cosi' cupa le facemmo mille domande. La sua famiglia voleva che lei ritornasse in Malysia e si sposasse con un suo ex-compagno di classe delle superiori, che lei conosceva, ma che non aveva mai frequentato nei panni di ragazzo.La settimana precedente questo ragazzo con il padre era andato a chiedere la sua mano alla famiglia di lei. I genitori avevano accettato senza nemmeno chiederle il parere ed il matrimonio era organizzato. Lei doveva tornare e sposarsi a breve, altrimenti avrebbe causato un'onta di disonore alla famiglia in tutto il paese mettendo a repentaglio la loro reputazione sotto ogni punto di vista. Lei decise quindi di tornare e sposarsi in un breve lasso di tempo.

La mia prima reazione da ragazza nata e cresciuta in occidente e' stata di ribellione e di pensare, questa e' pazza, chi glielo fa fare? Io manderei tutto all'aria e chi se ne' frega dell'onta dei genitori, siamo alle soglie del 2010 ed esistono ancora questi soprusi!
Poi cercando di analizzare meglio e piu' razionalmente la situazione, mettendomi nei suoi panni ho capito anche il suo punto di vista, anche se non lo condivido.

Comunque la settimana successiva aveva lasciato il corso ed era in procinto di volare in Malysia per convolare a nozze. Non abbiamo piu' avuto notizie da parte sua.

martedì 19 giugno 2012

BABY SHOWER PARTE TERZA

Ebbene si la baby shower e' stata una riuscitissima festa, i preparativi, la stanchezza e il caos che regnava sovrano in casa il giorno dopo ne' sono valsi completamente la pena.

Non avendo una grandissima cerchia di amicizie (specialmente femminili) avevo invitato un po' tutte le mie conoscenze (anche quelle che non vedevo da tanti mesi e le due vicine di casa), e con grande sorpresa sono venuti tutti ad eccezione della German Mum, ma era giustificatissima perche' sabato alle 18.00 ha messo al mondo il piccolo Finn (ebbene si non lo hanno chiamato Kimba, probabilmente si sono ravveduti), quindi era in tutte altre faccende affaccendata.

 I cibi/dolci preparati praticamente per la prima volta in diretta (avevo scaricato le ricette da internet) sono riusciti praticamente al primo colpo, forse non erano perfetti ma tutti hanno mangiato e nessuno si e' lamentato di avvelenamento, beati australiani che si strafogano di tutto senza mai lamentarsi.

I giochi preparati (fa parte della tradizione organizzare dei giochi a premi) hanno riscosso molto successo, entusiasmo nelle partecipanti e hanno aiutato a legare e creare team (essendo tutte persone che bene o male si incontravano per la prima volta). Per citare i giochi abbiamo fatto un bingo/tombola ed indovinare la misura della mia pancia.

Mi sono sentita come ad un matrimonio, sia per il fatto di cercare di amalgamare gli ospiti, perche' saltavo dall'uno all'altro per chiacchierare ed aggiornarmi, per l'ammontare di regali ricevuti e per l'affetto e l'amicizia che ci hanno circondato in tutto il pomeriggio. La serata poi sono arrivati alcuni altri amici e la famiglia di Greg si e' accampata a dormire nella camera degli ospiti e sul divano.

E' stata la prima giornata da quando sono rientrata qui a Sydney (ottobre 2011) dove mi sono sentita al cento per cento a casa qui in Australia. Voi direte davvero? Un po' la gravidanza e l'ormone che mi fanno diventare piu' nostalgica un po' il fatto che non e' facile vivere lontano dai propri affetti (famiglia ed amicizie) e specialmente non e' cosi' semplice ricrearsene di nuovi. Sono fortunata perche' alcuni amici se si possono definire storici li ho incontrati non appena arrivata qui a Sydney e sono tutt'ora al mio fianco. Poi tramite il mio nuovo status di futura mamma probabilmente il nostro cerchio sociale cambierebbe comunque anche in Italia, quindi rimango aperta. 

domenica 17 giugno 2012

BABY SHOWER PARTE SECONDA

Ieri era il grande giorno per la Baby Shower. Per rimanere in tema ha piovuto tutto il giorno. Ecco le foto.

Regalini (comperati all'Ikea e confezionati da me) per gli ospiti

Tavolino dei dolci cup cakes e muffins

Tavolo del salato

La torta magicamente verde all'interno
Angolo per i maschietti
Il regalo piu' strano 'Nappis cake' made in Japan


sabato 16 giugno 2012

BABY SHOWER PARTE PRIMA

Come ogni festa che si dica in America/Australia bisogna scegliere il tema, io non avendo temi in particolare ho scelto pero' il colore che avrebbe caratterizzato il party: verde (e' uno dei miei colori preferiti e casa nostra di conseguenza ha gia' degli elementi/accessori verdi).


Giovedi' con la mia nuova utilitaria me' ne' sono andata all'Ikea (infrasettimanale fantastico, corridoi deserti) a comperare gli oggettini per fare i regalini per gli ospiti (vedi foto in successivo post appena arrivo a scaricarle) e mi sono pure sbafata le meat balls con pure'. La sera li ho confezionati


Venerdi' mega spesa di cibo/bibite/decorazioni etc. Nel pomeriggio ho fatto la torta menta/cocco ricoperta di cioccolato, sembrava di mescolare slimer (avete presente i Gosthbusters?). Dopo lavoro Jamile (la mia amica super efficiente/tutto fare brasiliana) ci ha raggiunto a casa e nella serata abbiamo finito i dolci: tortine alle mele con colorante verde (da solo il colore e non aggiunge nessun sapore), muffins cocco e cioccolato (non centra nulla con il verde ma un po' di cioccolato non guasta mai) e cup cakes con cremina decorativa verde. 


Sta mattina sveglia con calma e poi via siamo partite con il buffet salato, pasta al pesto, sandwich tonno rucola / prosciutto formaggio / uovo rucola, sedano e carote in pinzimonio, olive, piselli giapponesi al wasabi, peperoncini piccanti, cetriolini, spiedini di frutta etc.

Greg ha riassettato la casa e preparato la yard fuori con reparto alcoolici al fresco per i pochi uomini che si sarebbero uniti al party (la baby shower in origine era una festa completamente al femminile).


Nel frattempo Charoline (la zia inglese) ci ha raggiunto direttamente da Canberra con i tre figli, i quali sono stati subito ingaggiati per gonfiare i palloncini, appendere le decorazioni ed apparecchiare il tavolo.


Arrivati altri amici Andre' (altro amico brasiliano) si e' dedicato al piatto dei crakers che merita particolare attenzione (vedi poi foto) e allo spargimento di candele per tutta la casa. La giornata era bigia quindi davano un'atmosfera unica.


Infine Jamile ha curato il mio trucco e parrucco e via pronti per lo show!!


Seguono foto e dettagli...


Morale delle giornate una brasiliana ed un italiana (notoriamente noti per il nostro essere fannulloni) sono molto piu' efficienti di 10 australiani messi insieme a livello culinario ed organizzativo!

venerdì 15 giugno 2012

QUATTRO RUOTE MOTRICI

Ebbene si da una settimana ho una macchinetta, la mia prima utilitaria australiana. Non avevo mai pensato a prendermi una macchina perche' qui i bus sono veramente efficienti. Inoltre nella guida a sinistra non sono ancora al 100% sicura, cioe' se le strade sono trafficate seguo il flusso delle altre macchine, ma se e' sera o le strade sono deserte ho ancora il dubbio nel momento in cui curvo o mi immetto in una rotatoria (brutti scherzi che fa il cervello).

Da aggiungere che la grande citta' di Sydney ha una spiccata scomodita' per trovare parcheggi e i vigili sono come aquile non appena lasci la macchina nel posto sbagliato stanno gia' scrivendoti una multa. Per di piu' qui le macchine sono tutte automatiche (lei e' ancora manuale) ed e' vero che e' semplicissimo guidarle, ma se ti distrai al semaforo e lasci il pedale prende e parte da sola, per una donna gravida/smemorata come me ora potrebbe essere un forte pericolo di incidente.

L'abbiamo chiamata Gina (diminutivo di Georgina, George e' la macchina di Greg, lei e' la sua fidanzata). Un'amica di Greg (quella della Lap Dance) non la utilizzava piu' perche' ha comperato una macchina nuova, quindi per 200 dollari c'e' la ha data. Dopo 3 anni che non avevo piu' una mia utilitaria mi sento di nuovo indipendente, infatti sono gia' andata a Bondi, all'Ikea e in una grande shopping mall a fare la spesa.


giovedì 14 giugno 2012

LUCI. MUSICA E IDEE

Dal 25 maggio fino allo scorso week end era in corso il Vivid Sydney Festival, che potete trovare a questo indirizzo http://www.vividsydney.com/.

Il museo di arte moderna
Giochi di colori-luci e musica vengono proiettati nella zona dell'Opera House, Circular Quay (dove partono i traghetti per la baia) e The Rock (quartieri piu' antico di Sydney).

Un lampadario in mezzo alla baia
Noi siamo andati il primo sabato ed era pienissimo, dalle famiglie con uno o due passeggini ai turisti. La temperatura non ancora rigida ti permetteva di girare per le strade e godere lo spettacolo.

Giochi di luce sull'Opera House

mercoledì 13 giugno 2012

I CAPELLI ROSSI NO...

Anch'io bavosa (vedi foto di Greg qualche post fa') e con collo pendente. Per la postura da Quasimodo teniamo conto che sono nata 3 settimane in anticipo quindi ero più' piccolina della norma.

Visto il padre e la madre, il nostro baby boy di sicuro sara bavoso, i capelli potranno variare da pelatino (mamma) a folta chioma (papa') e faccino direi paffuto per entrambi.

Poi vediamo sia da parte della mia famiglia che da parte di Greg abbiamo tendenza al rosso dei capelli, quindi chissa'.

lunedì 11 giugno 2012

NUOVI SPORT

Ieri siamo andati a trovare un caro amico di Greg, il quale vive a west di Sydney con la sua ampia famiglia, moglie, tre figli, un gatto e tre galline. Inoltre c'erano ospiti una coppia di amici con un paio di figliolette.
Ci siamo fatti una full immersion di bimbi in tutto cinque scatenati dai quasi due anni ai cinque e mezzo. Hanno fatto di tutto dagli areoplanini di carta, alle rincorsa dei polli fino ad arrivare alla baby dance finale.

Il tutto mentre i genitori tranquilli chiacchieravano, uno dei papa' sfornava pizze, bimbi che urlavano e che si davano mazzate, nessuno interveniva se il pianto non era proprio di quelli 'mi sono fatto veramente un gran male' o superava i cinque minuti di durata.

Mentre chiacchieravo con le due mamme riguardo al ritornare in forma dopo il parto. Una mamma che dai 34 anni ai 39 ha sfornato tre pargoli, l'ultimo di due anni lo allatta ancora al seno, in ottima forma fisica e all'apparenza molto più giovane dell'eta' anagrafica ne' esce che da sei anni fa la pole dance (danza del palo), me la consiglia e mi conferma che ti ritonifica alla grande pancia, sedere e gambe.


sabato 9 giugno 2012

TORNO E MI SPOSO - PARTE PRIMA

Qui a Sydney ti capita di incontrare persone di ogni razza, paese e religione. Quando sono arrivata qui ho lavorato per qualche mese in una pizzeria/ristorante/gelateria in Bondi Beach. Il pizzaiolo era nepalese, aveva piu' o meno la mia eta' ed era arrivato in Australia da circa 10 anni. Aveva fatto qualche corso di studio ed un master ed ottenuto la cittadinanza australiana, vivendo per piu' di una decade da cittadino western. Non era mai rientrato nel suo paese da quando era partito, ma era molto legato alla famiglia e si sentivano via Skype regolarmente.

Con i colleghi lo prendevamo in giro e gli dicevamo che nel momento in cui avrebbe messo nuovamente piede in Nepal si sarebbe trovato una fidanzata e poi via matrimonio e famiglia. Lui rideva ma non negava l'evidenza. In Nepal che sembra un piccolo staterello ma in realtà ci vivono circa 27 milioni di abitanti. E' famoso per le sue vette sopra i 6.000 metri e circa l'ottanta per cento della popolazione e' hinduista. Come in molti altri paesi e' ancora in voga l'idea del matrimonio pre-combinato dalle famiglie.

Quando sono rientrata qui a Sydney sono rientrata in contatto tramite social media con questo ex-collega. E fra gli aggiornamenti vari lui mi ha detto che a gennaio 2012 sarebbe rientrato finalmente per rivedere la famiglia e gli amici lasciati molti anni prima in Nepal. Ora sempre tramite social media ho scoperto che si e' fidanzato e fra meno di un mese si sposa.

venerdì 8 giugno 2012

BRUTTI IN FASCE, BELLI IN PIAZZA

Ebbene si ho scoperto perche' si facevano poche foto di me da piccola, ero pelatina e con guancione cadenti. Appena riesco carico la prova del reato. Decisamente speriamo che il baby boy prenda dal giovane Melvyn (era il primo nome di Greg che ha poi scambiato non appena raggiunta la maggiore eta' con il suo secondo nome Gregory). 

mercoledì 6 giugno 2012

BISTRATTAMENTI FAMILIARI

Nella ricerca di una mia fotografia da piccola, meno di un anno (per la baby shower), ho scatenato una rivoluzione familiare. Mia madre ha consultato tutti gli album di famiglia trovando solo fotografie di me con mia sorella, mia madre, mio padre, i miei cugini o i miei nonni.

L'unica che mi ritrae da sola a 3 mesi e' quella del mio battesimo, ma essendo stata a suo tempo incollata all'album di matrimonio dei miei genitori non si riesce più a staccare, essendo ormai passati molti anni. Mia madre non riesce a portare l'album a casa di mia sorella per farla scansionare da li perché troppo pesante. Quindi vedremo al massimo faccio fare a Greg un fotomontaggio. Ed io che lo deridevo perché la sua fotografia era in bianco e nero, essendo lui il terzogenito almeno una fotografia c'e' la ha, tenendo conto che lui e' anche nato in Inghilterra, quindi tutto ciò che riguarda la sua infanzia e' praticamente rimasto nel vecchio continente nel momento in cui si sono trasferiti in Australia.

Mia sorella pur essendo nata 3 anni prima, ha un sacco di fotografie di lei da piccola da sola ovviamente, mentre i secondogeniti vengono un po' bistrattati o al massimo vengono ritratti con il fratello/sorella maggiore.
Non per risentimento o gelosia anzi questa cosa mi fa sorridere perché ricordo che abbiamo una serie di fotografie fatte al parco, dove nella prima sono seduta sul triciclo con mia sorella (io circa un anno, lei sui quattro). Sulla seconda io sono seduta nel prato e lei sul triciclo, nella terza io sono caduta all'indietro e gambe all'aria nel prato e lei sempre sorridente sul triciclo.

Chiacchierando con lei al telefono le dico, ricordati di fare un sacco di foto a Davide (suo secondo figlio)! Tanto adesso nell'era del digitale tutto e' decisamente più semplice.

E' vero che con i primi figli si fa tutto alla perfezione, preparativi, fotografie, etc.. Mentre i secondi sono un po' un riciclo del fratello/sorella maggiore?