sabato 27 luglio 2013

YAM CHA

Oggi siamo andati al compleanno dell'amichetto anglo-cinese. Come avevo accennato in precedente post, i suoi genitori avevano deciso di festeggiare da adulti, visto che lui comunque non se lo sarebbe ricordato, e fare una Yam Cha al ristorante cinese. Consiste in un tipico modo di mangiare nel sud della cina, dove si sta seduti al tavolo e i camerieri passano con i carrelli e portano varie cose, si prende un po' e si mangia, poi si prende dell'altro e cosi' via finche non si e' pieni.
In ritardo perche' siamo finiti al ristorante sbagliato, sante le google map sui telefonini, entriamo in questa enorme sala, tutta rossa e nera, piena di tavoli ammassati l'uno all'altro e di asiatici che mangiano inoltre i camerieri con carrellini di gnocchi, spaghetti di riso, etc. girano di tavolo in tavolo offrendoli ai commensali. Per fortuna la mia amica ci ha visti ed e venuta in nostro soccorso.
Arrivati nella sala privata dove si svolgeva il compleanno Eddie e il festeggiato erano gli unici bambini e per fortuna siamo arrivati che lo abbiamo intrattenuto un po'. Il vikinghino come al solito era l'unico biondo con occhi azzurri.
Il tavolo era rotondo con in mezzo un vassoio che girava pieno di piattini di diverse pietanze, io ho assaggiato un po' quello che mi sembrava piu' commestibile, ho evitato i pezzi di anatra e il maiale, per il resto mi e' piaciuto. Li cito brevemente gnocchetto con i gamberetti, gnocchetti con le melanzane e pesce, gnocchetti di manzo e verdure, fagiolini verdi, spinaci particolari. Poi una varieta' di dolci che mi ha stupida, abituata che nei ristoranti cinesi italiani ci offrono solo il gelato fritto, budino di mango, crepe di mango e una pasta sfoglia con tipo una crema pasticciera, buoni anche questi.
Vikinghino si e comports to come in bambino modello, forse perché si era appena svegliato dal pisolino, ha sorriso a tutti, intrattenuto gli ospiti con i suoi gagà, mama, Kakà, probabilmente hanno pensato che parlasse cinese anche lui è si è fatto coccolare dal nonno cinesino.
Morale della giornata: andare sempre con i locali a mangiare nei loro ristorati e non tentarne a caso, il palato ne' viene premiato e portarsi un biondo che è molto apprezzato dai popoli orientali.

mercoledì 24 luglio 2013

CHI HA UCCISO LA PIANTA DI AVOCADO?

Da aprile ci siamo trasferiti giu vicino alla spiaggia in una palazzina di sei appartamenti disposti su due piani. Premettendo che qui in Australia la gente si fa molto i fatti propri, non e' facile entrare nelle simpatie dei vicini, ti salutano sempre ma non vanno piu' in la di un "ciao, come stai?". Ci vogliono mesi e multipli incontri per strutturare un rapporto che va oltre alla classica frase di saluto.
Ci sono tutte coppie, o quasi, senza bimbi, quindi gia' noi con uno che ogni tanto fa la scimmia urlatrice la sera, la notte o al mattino all'alba, probabilmente ci hanno gia' messo sulla lista nera. Inoltre, io che sono mamma a tempo pieno posso confermarlo esssendo molto spesso a casa, sembrano tutti avere delle professioni strane o non averle, perche sono molto spesso a casa in orari canonici di ufficio. Inoltre le pareti sono piuttosto sottili e fanno sentire tutto di fianco e di sotto, dalla musica, alla tv, dai colpi di tosse a non scendiamo nei dettagli.
Partiamo dall'appartamento numero 1, quello che sta sotto di noi, e che credo ci odi piu' profondamente degli altri. Sono una coppia lei penso faccia l'infermiera perche' la ho vista qualche volta uscire con la divisa, lui non si sa, ha dei gran tatuaggi sulle spalle, ma sembra sempre a casa e secondo Greg gioca a playstation tutto il giorno perche' si sentono sempre musiche ripetitive e pompanti classiche di videogiochi. Dalla finestra della camera che da sul vialetto di entrata si intravedono delle tende nere leopardate da notti di fuoco.
Appartamento numero 2, ci vive una coppia di giovanotti, lui veste alternativo da artistoide e riceve in continuazioni pacchi. Dalla finestra che da sul vialetto si intravede una biblioteca enorme, sara' uno scrittore famoso? La fidanzata la si vede poco, devo ancora inquadrarla bene, anche perché io con le fisionomie sono piuttosto imbranata.
L'appartamento numero 3 e' abitato da una coppia di amici di ex colleghi di Greg, lui quindi sappiamo che e' disoccupatoe guida una golf bianca, lei che sembra la principessa sul pisello dovrebbe fare la Personal Assistant di qualchuno part time in citta'. Ti saluta a stento e se puo' si smatrializza quando ci sono altre persone, diciamo molto snob o timida?
Appartamento numero 4, sono quelli a fianco a noi. Lei americana biondina urla e litiga con lui molto spesso. O non parlano o litigano. Ogni tanto fa la scena da matta e piange. Ogni tanto accende la musica a tutto volume e canta. Lui che quando lo incontro o va al lavoro o a correre ha la faccia da bravo ragazzo, ma probabilmente e' come dottor Jekyll e Mr Hyde e cela un mostro dietro l'aspetto del fidanzato modello.
Il numero 5 e' il nostro e evito di sparlare delle nostre stranezze, anche se ne avremmo anche noi.
Il numero 6 e' abitato da un 50enne gay che guida una 500, in cui ci sta a filo. Lui e' l'unico che si e' dimostrato piuttosto socievole fino ad ora, o sta gia' puntando ad Eddie o si e' innamorato di Greg. Comunque lui fa spesso party e ha un sacco di amiche donne, non contiamo poi i diversi fidanzatini con cui si accompagna, dal giovane toy boy asiatico all'uomo maturo di colore. 
Sul retro abbiamo un cortile in comune dove si possono stendere i panni.
Greg vi ci aveva messo la mia pianta di avocado, nata e cresciuta con tanto amore nei mesi scorsi da un osso di avocado, lasciato in acqua a fare radici e poi trapiantato in terra, ( suggerimento di un mio ex collega), giu a fare un po' di elio terapia, non era in un vaso molto chic, ma in uno semplice di plastica. Fatto sta che uno dei vicini sopracitati, lo ha spezzato e buttato nel bidone dell'umido. Chi sara' stato? Il tatuato perche' stufo di essere svegliato all'alba da un infante, la psicopatica americana perche gli e' girato cosi'. La snob perché non era all'altezza?
Non si sa ma io ci sono rimasta veramente male.

domenica 21 luglio 2013

LET'S PARTY

Inizia la vita sociale e le feste del piccolo Eddie. Questo week end ne aveva ben due tutti che compivano un'anno. Contesti e festeggiati molto variegati.

Sabato siamo stati invitati per un the, servito sul balcone, con pasticcini e tartine esclusive da un suo amichetto libanese. La casa molto chic ristrutturata e arredata dal padre che fa il costruttore. Buffet allestito da un catering. Gli invitati erano prettamente adulti ad esclusione dell'invitato ed il suo cuginetto.  Eddie era l'unico biondo con gli occhi azzurri, ma non si è fatto intimidire ed ha provato tutti i giochi che c'erano a disposizione, letto tutti i libri, gattonato a destra e manca e fatto pure un gran caccone, scusate il francesismo. 
Anch'io non da meno ho assaggiato un po' di tutto il ben di dio del buffet chiacchierato con parenti e amici del festeggiato conosciuti al momento. C'è stato il taglio della torta e a stento hanno cantato la canzoncina "tanti auguri a te". La torta non è stata mangiata ma ci è stata consegnata all'uscita in una scatoletta take away, per la gioia di Greg che gli ha fatto poi la festa a casa. 

Oggi siamo andati al party della sua amichetta irlandese, non per niente i suoi genitori le hanno organizzato la festa al pub. Il tema era Elmo, il suo personaggio preferito, un pupazzo e tutto rosso, e fra una pizzetta e una patatina  via di birra. La festeggiata indossava un gonnellino tutto volante che attirava le attenzione dei maschietti invitati. Più volte le e stato praticamente strappato di dosso dai sui amichetti in festa. 
Bambini gattonavano qua e la sulla moquette del pub e i genitori festeggiavamo allegramente. Niente "happy birthday" la torta e stata tagliata e mangiata sul posto.

Il prossimo week end ne avremmo uno di un amichetto anglo-cinese i cui genitori hanno deciso di fare una yamca, ovvero mangiata cinese, festa prettamente per adulti dove si mangia dalle 10 del mattino alle 3 del pomeriggio, scegliendo le pietanze da carellini che continuano a passare vicino al tavolo. Loro hanno detto che tanto lui non se lo ricorderà nemmeno quindi gli adulti se lo godono.

Noi non abbiamo ancora deciso cosa fare per il nostro piccolo unenne.Intanto  prendiamo ispirazione dalle diverse culture.

sabato 20 luglio 2013

HAIRCUT

Necessitando urgentemente di un taglio di capelli, mi sono lasciata tentare dalle offerte di groupon. Essendo Sydney piuttosto cara tanti lo usano per risparmiare qualche dollaro e la.
Ho trovato un taglio-trattamento e piega a 29$, quindi nulla, in un salone a Paddington, una delle zone più chic della città. Già mi aspettavo un super salone con clienti a 5 stelle.
Parto all'ultimo, lasciando Eddie con il papà urlante perché di dormire non ne voleva sapere.
Arrivo trafelata l'aspetto e buono e mi accoglie una ragazza asiatica, penso cinese, ma non li so ancora riconoscere al 100%. 
Poi lavaggio e massaggio da favola passa ad una ragazzina più giovane che mi dice poche parole, ma fa molto bene il tutto quindi no complain.
Arriviamo al taglio, mi fanno accomodare sulle sedie, sempre molto di poche parole. Arriviamo al punto saliente in cui vorrei spiegare come voglio il taglio, ma mi accorgo che abbiamo delle forti barriere linguistiche. Lei indicandomi collo e orecchie mi chiede "long?" Io le indico un po' sotto le orecchie e un taglio di un quadro dietro di me. Ma lei ha ricevuto l'informazione e via comincia a tagliare. Io non sto li a discutere tanto non mi capirebbero e sfoglio un giornale. Sperando che tutto vada bene e il taglio sia discreto. 
Arriva un'altra cliente australiana, lei deve fare il colore ai capelli. Allora tutto lo staff del solo e si riunisce intorno a lei per riuscire a capire che colore li vuole. Dopo una deliberazione di 20 minuti riescono a concordare uno e in silenzio procedono al lavoro. 
Risultato io ho un taglio di capelli da cinesina, ma il massaggio ne è valsa la pena e visto che arriva l'estate meglio averli corti che lunghi.
Eddie e Greg hanno guardato il canale dei bambini e mangiato banana per farsi passare il tempo.
Tutto ha un lieto fine.

giovedì 4 luglio 2013

PUNTI DI VISTA

Chiacchiere al parco con una ragazza di Bali.
Partiamo parlando del tempo come più o meno tutte le conversazioni iniziano con gli estranei. "Che bella giornata, non mi sembra nemmeno inverno visto che siamo qui in canottiera e il sole splende"
"Già finalmente dopo tutta questa pioggia, anche se per me questo inverno (australiano circa 3 mesi giugno-agosto, fa qualche settimana di pioggia e freschino ma per il resto sono 20 gradi di giorno e 15-12 di notte) e' freddissimo e lungo"
Passiamo poi a parlare di lavoro "Gli australiani lavorano veramente duro, e' faticoso e intenso avere una carriera qui. Noi a Bali lavoriamo per socializzare, si viene pagati a cottimo, magari stiamo dalle 10 a mezzanotte ma ci facciamo le nostre cose nel frattempo, pranzi e cene con amici, shopping. Tanto la vita la non è cara e ci si possono permettere i lusso di babysitter o donne delle pulizie a basso prezzo"
Io non ho detto il mio parere su questo argomento anche perché mi ha piacevolmente colpito quello che mi ha detto lei. Anche se detto fra noi gli australiani lavorano duro come i nostri dipendenti pubblici, senza offendere nessuno. Pause caffè, il venerdì pomeriggio si finisce prima per bere la birretta tutti assieme, quando c'è il sole infrasettimanale le spiaggia sono piene e tutti si prendono ferie o malattia, etc. 
Quindi noi che pensiamo di essere nati nella parte giusta dell'emisfero e diamo al dio denaro il massimo potere, forse non abbiamo proprio capito tutto dalla vita.