martedì 27 novembre 2012

PR

Ebbene si da oggi sono Permanent Resident, a gennaio scaduto il visto turistico avevo fatto lo spouse visa o de-facto essendo la compagna di un cittadino Australiano. La prassi e' di rimanere 10-12 mesi in un bridge visa, cioe' avere lo stesso visto che si aveva nel momento in cui e' stata fatta la domanda, poi si passa al temporary visa per altri 12-14 mesi ed infine si diventa Permenent Resident, cioe' si hanno tutti i diritti dei cittadini Australiani pur non essendolo.
Quando avevo fatto il visto essendo incinta mi ero affidata ad un agente immigratorio che mi aveva consigliato una collega di Greg. La tal Linda, cinesina, mi era stata indicata perche' molto efficiente nel proprio lavoro.
Mentre si e' nel bridge visa, bisogna pagare extra dollari per poter andare all'estero, quindi avevo posticipato il mio rientro in Italia aspettando di avere il Temporary, ai primi di novembre ho cercato di contattare la signora Linda chiedendole se aveva notizie del mio visto, avendo io fatto tutti gli incartamenti prima della nascita di Eddie e soltanto la visita medica dopo la sua nascita perche' includeva i raggi ics, perche' ai primi di dicembre mi piacerebbe andare in Italia per Natale, inoltre le mento leggermente dicendole che ho gia' acquistato il biglietto aereo.
Mi risponde gentilmente che vedra' quello che puo' fare e chiede che il mio visto si messo in quelli prioritari per riuscire a risolverlo nei tempi richiesti.
Per qualche settimana non la sento io avrei la tentazione di chiamarla e ricordarle la mia situazione, anche perche' i voli aerei stanno diventando sempre piu' a prezzi incaccessibili. Greg mi dice di non stressarla che in Australia non funziona cosi', se chiami troppo ti categorizzano come 'rompi palle' e ti mettono in fondo alla lista. Non come in Italia che se non chiami ti lasciano la pratica nel cassetto.
Sta di fatto che silente silente questa mattina ricevo una e-mail dalla suddetta signora Linda che il mio visto e' stato approvato, non solo ho ottenuto direttamente il Permanent Resident, skippando il passo del Temporary.
La mia amica Cristiane fatta domanda ad Aprile 2010, senza nessun tramite di agente immigratorio, quindi 8 mesi prima di me, nella stessa situazione di avere un bimbo con un cittadino Australiano, per di piu' sono anche sposati, niente e' ancora li che aspetta.
Alla fine tutto il mondo e' paese, poi dicono di noi Italiani che facciamo favoritismi, ma mi sa che la signora Linda, ha le giuste conscienze giu al dipartimento dell'immigrazione.

domenica 14 ottobre 2012

GOOD BYE NONNA

Dopo due mesi e qualche giorno, la nonna Beatrice è in partenza. E' arrivata che Eddie era uno scriciolino di poco più di tre chili  e dieci giorni di vita e lascia un piccolo ometto che non entra più nelle tutine da neonato che ci ha portato dall'Italia.
Ci lascia con un giardino rifiorito e ordinato.
Un papà rieducato alla sana e corretta alimentazione (colazione, pranzo e cena) e istruito con qualche parolina in più in italiano (purtroppo solo l'ultima sera ha scoperto il google traslator sull'i-phone).
Entrambi con qualche chilo in più dovuto a paste, pizze, pane e lasagne home made.
Una stanza per gli ospiti vuota, ancora troppo grande per trasferirci il lettino di Eddie.
Con meno ore di sonno (intratteneva il bebè con canti e chiacchiere ogni tanto al mattino) e aiuto in domestico.
Grazie mamma sei stata preziosissima in questi due mesi, non abbiamo avuto tempo di commuoverci all'areoporto, perchè causa Eddie e parcheggio siamo dovuti scappare appena fatto il check in, ma appena rientrati a casa si è sentito il vuoto e un piantino ci è scappato.

lunedì 1 ottobre 2012

2 MONTHS

Le giornate con la nonna trascorrevano tranquille e da buona italiana aveva ristabilito un regime di sana e ordinata alimentazione nella famiglia che, un pò per l'arrivo del piccolo, un pò per pigrizia di cucinare nei mesi precedenti era vissuta un pò pasteggiando a caso a seconda della fame e delle voglie della donna gravida.
Si cucinava il pane fatto in casa, la pizza, le torte e tutti si rimpinzavano alla grande. Il piccolo metteva su grammi alla grande, ma anche  il daddy e la mamy, nonostante le lunghissime camminate con il passeggino.
La nonna poi cominciava ad ambinetarsi, conoscere strate, negozi e locali, capire meglio la lingua, anche se per fortuna non ha avuuto modo di poter litigare con il genero per mancanzaa di vocabolario, anche se i pretesti sarebbero stati molti, lei voleva vestire il nipote come se fossimo al polo nord, il daddy lo svestiva come se fossimo all'equatore, la mamma cercava di mediare i due poli opposti vestendolo come riteneva più aadatto al clima, ma sempre pronta con vestitini di ricambio per i  continui cambi climaatici di cui e tipica l'Australia, non per nulla dicono qui che ci sono tutte le stagioni in un giorno.

sabato 1 settembre 2012

WELCOME NONNA & FIRST MONTH

I primi giorni a casa siamo sopravvissuti con i cibi surgelati precotti dalla mamma di Greg, shepper pie, zuppa di agnello, polpette di pollo, che su richiesta venivano scaldati dal padre famiglia, mentre la mamma era alla prese con gli sgoccioli della montata lattea e le esigenze dell'erede di famiglia di mangiare, dormire ed essere cambiato, eterne erano le ore in cui lui stava attaccato al seno. I sonni notturni erano continuamente interroti, ma le energie si trovavano per prendersi cura del piccolo frugolotto, anche se deprivati da sonno, cibo, etc.
Finalmente l'11 agosto all'alba è atterrata sulla terra dei canguri la nonna Beata, che coccolata dai lussi della business class, sembrava avesse fatto un Milano-Londra, anzichè aver attraversato mezzo mondo per raggiungere la sua figliola e il piccolo pargoletto. Ma la sera alle 7 ha ceduto al jet leg e stanchezza da viaggio.
La nonna cucinava manicaretti italiani, la mamma e il bimbo si scambiavano effusioni di allattamento e il daddy era alle prese con i suoi primi cambi di pannolino. Le giornate trascorrevano tranquille tra una passeggiata di piacere ed un per fare tentare dormire il piccolo lottatore contro il sonno. Alcune sere tutto filava liscio e il cangurotto dormiva bene, altre faceva sudare le pene dell'inferno a tutti quanti perchè non ne voleva sapere di dormire ed in modo particolare nella prorpia culla. Ogni tanto si andava al mare, si frequentava il mother's group nel tentativo di conoscre qualche altra mamma nella stessa situazione e se ci si riusciva si faceva anche un pò di turismo per la città di Sydney. Ma tutto girava sempre attorno alle esigenze del piccolo principe di casa, Eddie, papà, mamma e nonna ad ogni suo minimo richiamo accorrevano per vedere cosa succedeva e cosa serviva per renderlo felice e soffisfatto. Infatti lui cresceva a vista d'occhio, mettendo su chili su chili e arrotondando le sue forme spigolose della nascita

martedì 28 agosto 2012

NONNA'S GREEN TUMB

Da quando è arrivata la nonna il giardinetto sul retro ha riacquistato il suo perduto splendore. Appena trasferiti qui con Greg avevamo comperato piante, semi e fiori per le aiuole, il bbq da fare in giardino, tavolo e sedie per mangiare fuori. Ma un pò finito l'entusiasmo iniziale, un pò vista la brutta stagione dell'inverno, impegni vari e l'impossibilità in gravidanza di fare giardinaggio se non con un paio di guanti, le erbacce erano arrivate allo stato brado, salvo per il taglio che gli viene fatto mensilmente dal giardiniere della Real Estate, anche lui meriterebbe un post, ma vediamo se nè trovo il tempo.
Quando è arrivata la nonna dall'Italia inannzitutto ha cominciato a spazzare quotidianamente la yard, cosa che la rendeva quasi più pulita dei pavimenti interni di casa, da foglie, rametti, sabbia e sporcizie varie. Poi mano a mano ha cominciato a piantare piantine raccolte per strada nei giardini altrui, alle quali aveva fatto crescere un pò le radici. Inoltre ha messo in terra piena, tutte le nostre piante che fino ad ora erano rimaste nei vasetti.
In conclusione, sarà che la primavera era alle porte ma nelle aiuole hanno fiorito 3-4 gerani di colori diversi, due piccoli cactus, la lavanda ha riacquistato vigore, il prezzemolo ha raggiunto le dimensioni di un cespuglio e la palma di Greg da ingobbita e triste ha ripreso il suo colorito verde brillante e le foglie ora si slanciano nel cielo.

domenica 19 agosto 2012

SWEAT OR LEAK?

La nonna Beata è arrivata dall'Italia con tutte le tutine invernali ereditate dai due cuginetti di Eddie, tutte in ciniglia e super calde, qui l'inverno non è così freddo a parte qualche giornata in cui ci volevano per il resto si stava bene in cotone. Ma le prime settimane per inesperienza ed anche perchè erano le più freschine Eddie veniva vestito in ciniglia. Spesso e volentieri lo trovavamo bagnato sulla schiena, io e mia madre abbiamo supposto che fosse un caliente australiano come il suo daddy e la ciniglia lo facesse sudare, quindi alleggerito un pò. Il sudario ha continuato e noi via a svestirlo di conseguenza. Il massimo è stato raggiunto una mattina che andate alla shopping mall per il mother's group e poi un pò di shopping, siamo ritornate a casa con il piccolo Eddie in pannolino avvolto in una coperta, perche il body che inddossava più i due di ricambio che avevo portato con me erano fradici. Eppure non era una giornata così calda, allora ci siamo poste dei dubbi, ma è possibile che un bambino così piccolo possa sudare così tanto? Io già mentalmente mi immaginavo problemi al metabolismo o qualche errore nel dna, alla fine ci siamo accorete che la chiazza di sudore corrispondeva sempre alla chiusura del pannolino. Ebbene si Eddie non era terribilmente malato di una malattia sconosciuta che all'eta' di due settimane lo faceva sudare come un toro da monta, ma i pannolini facevano un leaking, principalmente perchè la mamma inesperta gli allacciava piuttosto soft, mentre la nonna con alle spalle le esperienze dei due nipoti li chiudeva al punto giusto.

domenica 5 agosto 2012

5 DAYS

Il primo giorno non riuscivo a camminare e muovermi, mi hanno portato la colazione, pranzo e cena. Cambiavano Eddie e me lo mettevano al seno, quando aveva fame. Ma tendenzialmente abbiamo dormito tutti e due fino alla sera, dovevamo riprenderci dai bagordi dei giorni precedenti. Le ostetriche incartavano i pupetti nelle coperte e loro dormivano alla grande, la mia vicina che aveva partorito anche lei la notte prima, nel pomeriggio è tornata a casa. Io mi sentivo uno straccio non avevo nemmeno la forza di andare in bagno (non per niente avevo ancora il catetere). Ci siamo svegliati un pò la sera per le visite e poi abbiamo dormito tutta la notte, la mattina sono stata svegliata dall'ostetrica che mi metteva Eddie al seno, dicono che le mamme imparano subito a riconoscre il proprio pupo che piange, io dormivo alla grande. Altra giornata piuttosto passiva, anche se ho cominciato ad uscire dal letto per andare in bagno e farmi una doccia, chiamato la mia family in skype e altre visite alla sera. Avevo una nuvoa vicina di stanza, anche lei rimasta in ospedale solo 24 ore. La notte Eddie ha cominciato ad avere fame molto spesso ed in modo particolare ad espellera anche tutto quello che mangiava. E così è iniziato il circolo vizioso, ciuccia il latte, fa la cacca, cambia il pannolino e mettimi a nanna, che si ripeteva ogni 2-3 ore.
Tutto è andato tranquillo fino all'arrivo della montata lattea. Non aveveo due seni ben si due meloni, erano duri come il marmo ed Eddie non riusciva ad attaccarsi, io non sapendo che fare ho addormentato il piccolo affamato sotto la mia ascella. Quando è arrivata l'ostetrica per il turno di notte ha risolto la situazione, mi ha schiacciato i seni e così ho potuto allattarlo e da li via. Il latte arrivava a fiotti e con le foglie di capuccio gelate cercavano di ridurre il dolore e il rigonfiamento. Non riuscivo a contenerle in nessun reggiseno.
Finalmente la domenca pomeriggio mamma e bambino si erano ripresi bene e fatto il primo bagnetto (qui sono piuttosto naturalisti, dicono che meno si lavano meglio è), dove per fortuna si è staccato anche il moncone del cordone ombelicale, ci hanno lasciato andare a casa, sulla macchina del nonno polizziotto carcerario che non attraversa la strada se non sulle strice pedonali, ma intenerito dalla nascita del piccolo nipote, lo ha portato senza seggiolino, infrangendo la legge, per i due isolati che ci separavano da casa.

mercoledì 1 agosto 2012

FUORI DAL TUNNEL

26 luglio
Durante la notte cominciano le doglie, abbastanza forti io e Greg cominciamo a monitorarle, come insegnato al corso pre-parto
27 luglio
Continuano le doglie durante il giorno, si intensifica il dolore, la durata e la frequenza. Dolorante ma felice di arrivare piano piano al traguardo. Arriva la notte i dolori sono insopportabili, prego Greg di portarmi in ospedale, lo supplico per ore, lui dice di resistere un pò che devo dilatarmi, ma alle 2 del mattino mi sembra di non farcela più. Carichiamo armi e bagagli e via in ospedale (che poi è a due isolati da casa). Arrivati la mi mettono in delivery room, un ostetrica mi controlla e mi dice che sono dilatata 9 cm, che ci siamo quasi di resistere, mi mettono sotto la doccia calda per alleviare il dolore e il gas da inalare per le fitte più forti. Mi controlla dopo 3-4 ore, si sono sbagliati sono dilatata 1cm, si scusano per l'errore, ci danno la colazione e ci mandano a casa.
28 luglio
Idem come il giorno precedente, solo che in ospedale ci dicono che sono dilatata 2-3cm, questa volta non ci danno nemmeno la colazione e ci mandano a casa.
29 luglio
Idem come il giorno precedente, solo che alle mie supplliche di andare in ospedale Greg non cede e mi tiene a casa, sofferente sul letto.
30 luglio
Il mattino avevo la visita dall'ostetrica, ci vado dolorante con la borsa dell'acqua calda (le fitte continuano ogni 2-3 minuti) mi controlla sono dilatata 3-4cm mi dice che ci siamo di essere paziente e sopportare il dolore. La notte mi si intensifica il dolore, prego Greg di andare in ospedale, ma non cede, rimango a soffrire a casa.
31 luglio
Finalmente mi si rompono le acque, lo vedo come un miracolo, e secondo quello che dicono ai corsi pre-parto in massimo 48 ore in un modo o nell'altro deve uscire. Comincio a vedere la luce. Ci fanno andare in ospedale, controllano quanto sono dilatata e se non lo fossi a sufficienza mi minacciano di rimadare a casa. Li prego di farmi rimanere e tirare fuori questo bimbo, che sono 5 notti che non dormo dal dolore e non c'è la facccio più. Passiamo tutto il giorno in delivery room, un pò sotto la doccia, un pò nella vasca  da bagno, un pò sul letto. Mi danno morfina per ridurre il dolore, poi l'epidurale, ma a mezzanotte sono ancora solo 7cm. Il pupo va in sofferenza (ha fatto la cacca nella sacca e il suo battito comincia ad andare su e giù), sfido io chiunque in quella situazione a non andare in sofferenza dopo 5 giorni di stritolamenti.
Il pediatra ci consiglia il cesareo, ed io che dopo l'epidurale avevo raggiunto il nirvana (niente dolore dopo 5 giorni di fitte assurde) ho accettato passivamente.
1 agosto
Greg è stato vestito da dottore per entrare in sala parto, io ero in trance. Grazie all'epidurale non sentivo alcun dolore, ma le  sensazioni del taglio e del bimbo che sgusciava fuori erano percepibili. Il tutto è stato velocissimo o almeno è parso dopo l'apocalittico pre-parto ed Edoardo era fra le nostre braccia in men che non si dica, appena uscito a spruzzato tutti i dottori con la sua pipì. Greg fra le lacrime ha tagliato il cordone ombelicale e tenuto Eddie fra le sue braccia, come riferito da lui si sono scrutati per mezz'ora Eddie non piangieva e Greg dall'emozione non riusciva a spiaccicare parola, mentre due cinesine mi ricucivano la pancia. Poi mi hanno portato nella sala post-operatoria dove mi hanno chiesto se volevo il traduttore perchè sembravo poco attenta, gli ho detto che ero solo stanca morta, strafatta di anestesia e che se parlavano un pò meno veloce mi sarei arrangiata da sola a capire il tutto. Mi hanno attaccato Eddie al seno, ma li faceva troppo freddo e quindi lui è stato trasferito in una culla riscaldante per fargli prendere temperatura. Io ero in trance, non capivo bene la situazione e approfittavo di ogni momento che mi lasciavano in pace per schiacciare un pisolino, distrutta dal sonno.
Infine mi hanno spostata in camera, Eddie dormiva nella sua culletta a fianco a me. Abbiamo dormito un paio di ore. Poi lui piangeva, io non potevo muovermi per i punti, il catetere e la flebo, l'infermiera cinesina me lo ha attaccato messo nel letto e lui a dormito sulla mia pancia, tutto rannicchiato fino all'ora di colazione. Il mio rospetto era arrivato, sano e bellissimo.

lunedì 23 luglio 2012

CI SIAMO QUASI

Ed infine quasi arrivati al grande giorno, questi nove mesi sono volati ed al contempo sono stati un lungo viaggio di preparazione per il cambio di vita che a breve sopraggiungerà. 

Questa mattina ho dato un passaggio a Greg al lavoro e quando mi ha salutato mi ha detto "Mi raccomando se devi partorire chiamami!". Mi sa che anche lui sta cominciando ad entrare nell'ordine delle idee che presto diventeremo genitori.

Sono anche tutti gli amici/famiglia che attorno a te ti chiedono come va se è arrivato, pronosticano giorni in cui nascerà a creare un pò di ansia ma anche a farti sentirte coccolata e sicura.

Per ora sono tranquilla, ovvio se penso al parto mi viene un pò di ansia, ma non ci penso, mi rilasso, dormo un sacco, mi dedico a letture completamente estranee all'argomento maternità.
Tutto è ormai pronto, ieri abbiamo addirittura lavato la macchina e installato il seggiolino, ho preparato il lettino con lenzuolina e copertina, direi che manca soltanto il baby boy!

sabato 21 luglio 2012

SOGNO



Greg ha sognato il nostro bimbo, labbra piene e colorito meno pallido del tipico inglese, da parte della mamma.

Una bella chioma di capelli e occhi azzurri del papà.

Capello rossi dai vari antenati!

lunedì 16 luglio 2012

INVERNO NELL'EMISFERO AUSTRALE

Tamarama Beach
Da mercoledi' scorso il tempo ci sta regalando delle giornate stupende, quindi approfittando del fatto che riesco ancora a muovermi agilmente, escluse alcune cose che mi riescono un po' difficili tipo fare la manicure ai piedi, allacciarmi le scarpe o mettermi i calzini, ed essendomi tenuta abbastanza attiva, avendo sempre camminato abbastanza, ho rallentato i ritmi ma piu' o meno lo faccio tutti i giorni, che sia andare al supermercato oppure una vera e propria passeggiata in spiaggia. Ieri ed oggi ne' abbiamo approfittato per andare in spiaggia. Greg il coraggioso ha fatto anche il bagno, io ho fatto solo il pieno di vitamina D con maniche corte e pantaloni tirati su al ginocchio. Oggi che non c'era nemmeno il vento era piuttosto caldo e ci sarebbe scappata anche una bella tintarella in costume, inoltre essendo infrasettimanale la spiaggia era condivisa veramente con pochi intimi ed i gabbiani.

domenica 15 luglio 2012

A CHE PUNTO SIAMO..


Nei giorni scorsi ho preparato le cosine per il baby boy, montato lettino e fasciatoio, tutti i suoi vestitini sono pronti, comperate le ultime cose  tipo vaschetta da bagno, paperella per misurare la temperatura dell'acqua e piccolo manicure per bebe' (mi hanno detto che le unghie sono gia' lunghissime appena nascono).

Domani preparo la valigia per me e per lui.

Abbiamo stilato anche una lista di nomi papabili, poi mi sa che decideremo a seconda di che faccia avra' quando nasce.

Ora non ci resta che aspettare, le ostetriche dicono che ogni momento potrebbe essere quello buono.....

giovedì 12 luglio 2012

IL MISTERO DELL'APOSTILLA

Ovvero Sconsolato Italiano Parte Seconda.
Quando sono andata al Consolato Italiano di Sydney, mi sono anche premunita di chiedere informazioni per come poter fare prendere la cittadinanza al baby boy e di conseguenza fargli il passaporto italiano per poter volare in Italia, cosicche' quando vado la sono premunita di tutta la documentazione e risolvo tutto in una mattinata e non in una telenovela a puntate.
Il simpatico impiegato brevemente mi risponde, si faccia tradurre il certificato di nascita e poi si faccia mettere l'apostilla, poi viene qui da noi e facciamo il tutto.
Sconsolata dalla risposta cosi' vaga, chiedo ulteriori specificazioni riguardo all'apostilla, dove e come si fa'. Risposta "Chi Le traduce il certificato di nascita gliela fa oppure va all'uffico delle nascite, morti e matrimoni australiano (tipo il nostro stato civile) loro dovrebbero sapere che fare. Arrivederci e buona giornata".
Prevedo lunghe mattinate al consolato prima del nostro eventuale rimpatrio.

mercoledì 11 luglio 2012

ONESTA' ANGLOSASSONE

Come si sa le donne in stato interessante sono smemorate, ieri mi trovavo in citta' per delle commissioni e per un pranzo con un amica. Lei mi messaggia poco prima per confermare ora e posto, provo a risponderele ma non ho credito sul cellulare. Cosi' cerco il primo tabacchino e faccio la ricarica, usando gli ultimi contanti nel portafoglio, e le confermo che sto arrivando. Quindi mi reco in banca per prelevare un po' di dollarini e via al luogo dell'appuntamento.
Arrivata la non trovo la mia amica (fino a dieci anni fa ci si trovava sempre in ogni modo, ora con i cellulari si è abituati comodi e via che si telefona per qualsisi inezia) la chiamo per vedere se sono io imbranata o deve ancora arrivare, cerco il telefono nella mia borsa piena di ogni ben di dio, merendine e snack per ogni evenienza, acqua, scartoffie, penne, fogli etc. Non c'è. Flash mentale lo ho appoggiato al bancomat dove ho prelevato. Corro subito indietro, non si sa mai che sia il mio giorno fortunato, essendo il bancomat non sulla strada ma all'interno della banca stessa, forse ho qualche probabilita' di trovarlo. E' un vecchio I Phone che mi ha passato Greg, ha i suoi due o tre anni, ma funziona benissimo e sotto certi punti di vista e' comodissimo (controllare la posta senza accendere il computer, google map quando stai guidando/camminando e cerchi un indirizzo, skype per chiamare l'Italia, insomma quasi insostituibile), quindi mi dispiacerebbe moltissimo perderlo, inoltre al giorno d'oggi se ti rubano il telefono primo ti si fanno tutti i fatti tuoi dalla posta eletronica, ai social network, fino ad arrivare al conto in banca, secondo perdi tutti i contatti perche' i numeri di telefono a memoria non si sanno piu', io ad esempio so solo quello di casa mia italiana (ora di mia madre) e il cellulare di mia sorella, nemmeno ricordo quello di Greg, quindi figuriammoci.
Arrivo trafelata alla banca e la signorina al bancone informazioni sta parlando al cellulare, poi ascoltando meglio la conversazione sento che dice "Mi scusi ma questo telefono e' stato dimenticato qui, quindi non saprei come aiutarla...". Vedo che il cellulare e' il mio ed evviva l'onesta' degli australiani!

martedì 10 luglio 2012

SCONSOLATO ITALIANO

Oggi per continuare il disbrigo della mia burocrazia sono andata al consolato italiano di Sydney. Tempo fa c'ero andata per informarmi riguardo al come dare la cittadinanza italiana al piccolo, oltre che quella australiana che gli arriva dal papa' e dal luogo di nascita, ed una gentile impiegata mi aveva detto che dovevo iscrivermi all'AIRE (registro anagrafe degli italiani all'estero) prima della sua nascita e poi appena nasceva far tradurre il certificato di nascita in italiano, portarlo al consolato e in automatico diventava anche cittadino italiano con conseguente rilascio del passaporto.
Anyway ieri mattina presto mi reco in citta' (perche'il consolato italiano e' aperto al mattino dalle 9 alle 11), munita di tutta la documentazione per iscrivermi all'AIRE. Appena varchi la soglia respiri quell'aria di ente pubblico italiano. All'ingresso c'e un impiegato (che quando lo chiami al telefono ti tratta piuttosto male e ti liquida il prima possibile) a cui devi estrarre con le pinze le informazioni che ti servono, non si sforza nemmeno di parlare inglese con i poveri che non sanno l'italiano. Superata la fase in cui ti danno un bigliettino con il numero aspetti pazientemente il tuo turno. Possono passare delle mezz'ore ma anche delle ore, e tu aspetti.
Quando finalmente e' arrivato il mio turno (mi e' andata anche bene perche' ho simpaticamente driblato tutti quelli che erano in ascensore con me anticipandoli ed ottenendo il numerino precedente al loro, da buona italiana) gli spiego la situazione e mi viene riferito che tutto cio' che mi e' stato detto in passato non e vero e che non serve a nulla iscriversi all'AIRE, che comunque la cittadinanza ed il passaporto italiano il bimbo li otterrebbe in qualsiasi modo. Mi sento a casa. Ma alla fine mi iscrivo lo stesso visto che sono li ed ho fatto tutta la coda.
A casa avevo pre-compilato il modulo che mi era stato consegnato dalla suddetta impiegata, alcune parti pero' non sapevo cosa scrivere quindi le avevo lasciate in bianco per chiedere supporto agli addetti ai lavori, glielo comunico e mi dice che non importa, che basta la data di nascita, nome, cognome e comune di nascita, il resto trascurabile.
Ma il finale e' il migliore "Bene signorina tutto fatto, fra qualche mese o anno le arrivera' una carta dal suo comune Italiano che e' stata iscritta all'AIRE. Buona giornata"

giovedì 5 luglio 2012

JUSTICE OF THE PEACE

Da brava e organizzata persona sto cercando di sbrigare tutte le faccende burocratiche prima che scatti la nascita del baby boy, perche' dopo suppongo che sara' il caos e saro' di sicuro con meno tempo ed eleasticita'.
Per rimanere qui in Australia a gennaio, quando stava scadendo il mio visto turistico con cui ero entrata ad Ottobre di tre mesi, ho applicato per il De Facto Visa con Greg, lui essendo il mio patner mi fa da sponsor e garantisce per me. Le carte e le prove da produrre sono infinite, perche' con questo visto ottieni la temporary residence di due anni con cui puoi lavorare e vivere come un cittadino australiano in piu' hai la medicare, cioe' accesso al servizio sanitario pubblico. Inoltre dopo i due anni se provi ancora di essere in coppia con il tuo partner passi al permanent residence che dura 5 anni. Poi o prolunghi il permanente residence di altri 5 anni (devi vivere almeno due anni in Australia) oppure applichi per la cittadinanza australiana. Noi italiani abbiamo la fortuna di poter avere piu' di una cittadinanza, tipo i tedeschi se diventano australiani perdono la loro germanica.

Io essendo in stato interessante sono ancora in Bridge Visa, cioe' ho fatto domanda e sono in lista per il temporary residence, ma non avendo potuto fare le visite mediche che comprendono i raggi X devo rimandare tutto ad agosto, pero' visto che c'e' veramente un sacco di materiale da allegare un po' lo ho gia' preparato nel momento in cui ho fatto richiesta e un po' lo sto preparando ora cosi' poi non mi resta che il check in della salute (ovviamente te lo fanno perche' se sei malato come un sasso ti bocciano il visto perche' non si vogliono caricare sul loro sistema sanitario relitti umani).
Tutta la documentazione che si porta deve essere una copia certificata dell'originale: prove di indirizzo, estratti conti bancari, qualsiasi cosa che ti e' accaduta in questi mesi, piu' dichiarazioni mie, di Greg, dei suoi famigliari e di amici comuni che dichiarano che siamo veramente una coppia e non degli impostori. In teoria con il fatto che abbiamo un figlio in comune non dovrebbero esserci problemi ma non si sa mai, qui sono cosi' fiscali che cerco di essere il piu' precisa possibile.
Per fare le copie certificate bisogna rivolgersi ad un farmacista, all'uffico postale o ad un JP (o Justice of the Peace). Per il visto siamo stati fortunati perche' il marito della mamma di Greg e' un JP, quindi quando siamo scesi a Natale abbiamo passato la sera della viglia a copiare e siglare documenti. Ora che si trova lontano 4 ore di macchina mi devo arrangiare.
I JP offrono servizio gratuito nei comuni e nelle maggiori farmacie, oppure si va dal farmacista o dal manager dell'uffico postale. Avevo trovato un JP vicino a casa, ma quando mi ha visto arrivare con il malloppo di scartoffie mi ha cacciata dicendo che lei e' solo un volontario e sono troppe. Cosi' ho deciso di approfittare dell mio stato interessante, come si fa a negare un favore ad una gestante e girare per tutte le farmacie della zona (qui c'e' ne' sono veramente un bel po' perche' siamo vicini all'ospedale piu' grande di Sydney) e farmi firmare le copie dai farmacisti un po' alla volta sono partita con due -tre al massimo quattro. In una mattina ho fatto meta' pacco, fra farmacisti super gentili che ti ringraziano pure ed altri scortesi che te lo fanno proprio solo per farti un piacere. Scoprendo poi che c'e' un JP al Comune. Quindi vado al comune ma il JP e' in ferie fino a meta' luglio, mannaggia. Ma li mi dicono che c'è un JP nella grande farmacia giu' a Coogee Beach, vado la ed e' in ferie fino a venerdi'. Non sono fortunata o mi sono beccata il periodo delle ferie.
Comunque venerdi' mattina saro' la prima dal JP di Coogee, vediamo come va.
In conclusione ovunque tu vada ci sono persone gentili e disponibili, ma anche dei gran cafoni che ti sbolognano appena possono. La peggiore e' stata la farmacista che facendo finta di non capire mi ha mandata al tabacchino dicendo che le copie le fanno la! Io ho lasciato perdere e sono passata alla farmacia successiva...

lunedì 2 luglio 2012

TORTE DI CARNE

La 'meat pie' o torta salata ripiena di carne e' una delle specialita' della cucina australiana (questo fa capire tanto).
Sono di pasta sfoglia di dieci centimetri di diametro e ripiene di gulash/spezzatino, carne a pezzi con sugo. Questa era la tradizionale ora esistono varie versioni con diversi tipi di carne rossa e anche pollo o verdure per vegetariani.
Harry's Pie e' uno dei posti tradizionali per assaggiare questa prelibatezza, a me piace ma va presa a piccole dosi, che viene servita con il pure' di patate/piselli on top.

domenica 1 luglio 2012

CHE FACCIA AVRAI?

Da quando ho scoperto che sei un maschietto ogni tanto provo a darti un volto, immaginarti con il visino tondo o spigoloso, gli occhi piccoli o grandi, blu o castani, carnagione da pallido inglese o un po' più mediterranea. Capelli o pelato, lisci o ondulati, rossi, biondi o castani. Pacioccone e pasciuto o magrolino.


Cerco poi di indovinare come sara' la tua personalità mixando un po' quella mia e del tuo papa' e magari con qualche tratto della famiglia allargata.
Mi chiedo se sarai un po' timido oppure estroverso, dubito sarai un gran chiacchierone visti i tuoi genitori, in più ti verrà inflitto il bilinguismo, quindi mi aspetto anni di versi e versetti ed un gran minestrone di di inglese ad italiano per i primi anni di vita.
Pacifico e ridanciano come il tuo cuginetto piccolo italiano (per ora) o determinato e tosto come il tuo cuginetto grande italiano.
Mattiniero come la mamma o animale notturno come il papa' che al mattino va svegliato con le bombe. Un po' pigretto nascendo sotto il segno del leone immagino tu lo sia e lo metto già in conto.
Chissà se sarai un risk taker e vivace come il tuo babbo e sotto certi punti di vista anche la mamma o un po' più timoroso, tranquillo e posato come la nonna e la zia italiana.
Chissà se sarai un po' artista come il tuo babbo o la tua nonna australiana o sarai negato nel fare un disegno come da parate della tua eredita' italiana (la zia ricalcava le immagini alla finestra per artistica al liceo), non che la mamma sia sto Picasso.
Forse sarai bravo con i numeri e la matematica come me o negato come il papa'. Super sportivo come era il tuo nonno italiano, che non c'e' più, o sedentario, amante della buona cucina e del dolce far niente come lo zio di Melburne. Pazzo per la scienza come il tuo cugino australiano o poetico e canterino come la nonna italiana o filosofo, psicologo, amante della lettura come la zia italiana.
Chi lo sa la mamma poi non ti ha fatto nemmeno ascoltare Mozart per farti più intelligente speriamo in bene....


Mi guardo attorno e quando vedo neonati e bambini piccoli cerco somiglianze e provo a raffigurarti, ma mi viene difficile.
Vedo poi dei bimbi isterici e pazzi furiosi e mi auguro che tu sia buono e pacifico almeno per il primo periodo poi si vedrà, viviamo giorno per giorno.

sabato 30 giugno 2012

COUNT DOWN - ATTO SECONDO

Ai giochi olimpici di Londra 2012 mancano 27 giorni.

Alle mie olimpiadi personali 24 giorni.

OMG (Oh my good) il tempo stringe!

venerdì 29 giugno 2012

FINALMENTE LO HO FATTO ANCH'IO!

Da quando sono arrivata qui in Australia, escludendo i primi mesi che abbiamo viaggiato in un camperino da est a ovest, poi non ho mai avuto ne' macchina ne' la necessita' di guidare, essendomi poi trasferita a Sydney, una città super efficiente a livello di mezzi pubblici.

Da qualche settimana pero' ho una macchinetta, Gina, con la quale sto prendendo confidenza sia sulla guida a sinistra (cambiare le marce con la sinistra delle volte non e' cosi' automatico), che al traffico ed alla circolazione di Sydney.

Ebbene si il traffico eccetto nelle ore di punta non e' particolarmente pazzo e gli australiani se devo essere sincera guidano in maniera molto moderata e posata, con grande aplomb inglese. Ti strombazzano solo se fai delle cose veramente contro la legge, tipo attraversare la strada non sulle strisce o passare con il rosso.

La circolazione delle volte e' un po' incasinata essendo la citta' tagliata a meta' dal CBD (Central Business District) e dalla baia e' dotata di un sacco di tunnel (passano anche sotto l'Harbour Bridge) che ti portano da una parte all'altra della città evitando tutto il traffico. Pero' se ti incanali in quello sbagliato sono guai. Inoltre ci sono parecchi sensi unici e strade apposite per gli autobus, quindi bisogna sempre avere gli occhi sia davanti che dietro e controllare ogni cartello.

Due giorni fa' dovevo andare a North Sydney per trovarmi a pranzo con degli ex colleghi e pioveva, cosi' Greg doveva darmi un passaggio sulla via del lavoro e da li con un autobus avrei raggiunto la meta. Alla fine convincendomi che sotto il suo lavoro non c'era parcheggio e che avrebbe preso l'ennesima multa mi ha fatto guidare. Quindi io che ho fatto, non conoscendo vie alternative ho percorso tutta la via che fa anche l'autobus (mi sono evitata le fermate) anche perché percorre una delle mie strade preferite, con panorama sull'Opera House, baia e Harbour Bridge, attraversato il ponte e via sono atterrata al di la della baia. Anche al ritorno me la sono cavata egregiamente, dribblando fra tunnel e ponte e scegliendo il ponte (sempre per il panorama che include) e via incanalandomi nel tunnel che poi porta direttamente negli Eastern Suburb (dove viviamo).

Ora sono pronta ad andare a Manly per trovare i miei cari amici, finalmente lo ho fatto anch'io!

giovedì 28 giugno 2012

AUSTRALIA FAI DA TE

Ieri visita dall'ostetrica per la 36ima settimana di gravidanza. Lei si ricordava di avermi visitata la prima volta (vedrà' venti gestanti al giorno), io che ho visto quattro ostetriche in tutta la gravidanza non me la ricordavo per nulla.

Essendo un ospedale con annessa facoltà di medicina c'era anche lo studente indiano in pratica. Hanno proceduto alla palpazione della pancia, per vedere in che posizione si e' messo il nanerottolo, sempre testa in giù e incanalato di qualche centimetro, tra qualche giorno/settimana dovrebbe abbassarsi la pancia e lui incanalarsi sempre di più. Poi hanno misurato le dimensioni della pancia 34,5cm per vedere se il suddetto nanerottolo cresce.


Dopo c'era da fare il pap-test per lo streptococco e mi hanno mandata da sola nella toilette a farlo, mi ha spiegato diligentemente come procedere, ma mi sono auto-fatta il tampone. Io sono sempre piui' sorpresa perché fino ad ora (diciamo oramai quasi tutta la gravidanza) nessuno mi ha mai controllato a livello sotto la cintura, io suppongo che in Italia andando da un ginecologo per ogni controllo o quasi a qualcosina nelle zone basse venga data un'occhiata. Ma ormai siamo quasi alla fine quindi mi adeguo, pero' ogni tanto risale il mio animo da Italiana ipocondriaca e vorrei che mi controllassero di più e diciamo che mi sento un po' trascurata.

mercoledì 27 giugno 2012

WE ARE FAMILY

Piccolo nanerottolo che ti scateni giorno e notte nella pancia, sembra che tu voglia uscire da un momento all'altro per scoprire questo mondo, ma la mamma spera che tu rimanga al calducccio e ben protetto nella sua pancia il piu' a lungo possibile (magari chi lo sa fra qualche settimana cambio idea).

Ti racconto un po' della tua famiglia cosi' sai con chi avrai a che fare nella tua vita.

Hai una mamma italiana che si e' trasferita per il tuo papa' a Sydney, ma non ne' e' poi cosi' convinta, dei giorni vorrebbe prendere un aereo e tronarsene in Italia degli altri e' felicissima qui, saranno un po' gli ormoni e un po' la lontananza. Ti ha protetto da toxoplasmosi alla faccia degli australiani in tutti questi mesi lavando con cura verdure e frutta con bicarbonato. Ti parla sempre in italiano e ha un po' paura per quando uscirai di non essere in grado di supplire a tutte le tue esigenze, ma c'e' la mettera' tutta.

Hai un papa' australiano che ha letto poco e niente sui libri della mamma riguardo ai bambini, al corso pre-parto si e' distratto e anche addormentato, ma sostiene che ci stupira' con effetti speciali quando si trattera di mettere in pratica le sue nozioni riguardo neonati, stiamo a vedere. Che ha paura quando tocca la pancia della mamma di schiacciare le tue ossa fragili in formazione e vorrebbe che la mamma mangiasse una bistecca ogni sera per farti forte e muscoloso come un vichingo.

Hai una nonna canterina italiana che attraversera' mezzo mondo per venirti ad accudire nei tuoi primi mesi di vita. Che voleva portare un bagaglio leggero per non sforzare il suo tunnel carpale, ma continua a comperarti vestitini, sostenendo che pesano poco e niente. Che invece di fare le parole crociate la notte quando si sveglia ripassa le frasi in inglese che dovra' dire in aeroporto e durante il transfert negli Emirati Arabi.

Hai una nonna artista australiana che da quando ha scoperto che sei un maschietto sta facendoti a maglia un piccolo cardigan. Che ti ha comperato vestitini dalla taglia prematuro fino alla tua maggiore eta'. Che sta anche dipingendo un quadro di girasoli da mettere nella tua cameretta. Che vorrebbe chiamarti Orlando o con qualche altro assurdo nome italiano scovato in Internet.

Hai un semi nonno australiano con la barbona come babbo natale, che parla poco, legge tanto e sa tutto riguardo alla storia. Ha gli occhi buoni e quando parla la mamma fa ancora fatica a capirlo per il suo forte accento dello Yorkshire.

Hai un nonno inglese che la mamma ha visto solo una volta, che vive nello Yorkshire fra pioggia, pecore e prati verdi. Dove tutte le case sono di sassi e le strade strette e barricate con i muretti. Guida una macchinina piccola piccola ed ha una moglie con la chioma di Marge Simpson, che ogni cosa di cui parla la definisce 'Lovely'.

Hai una zia italiana che ti sta spedendo un sacco di vestitini dall'Italia, che non vede l'ora di conoscerti e che se non avesse due piccole pesti volerebbe anche lei in Australia. Che ha tenuto la mamma aggiornata con le tendenze in gravidanza italiana e che ama chiacchierare e stare al telefono, un po' meno le faccende domestiche. Che sta facendo training autogeno alla nonna italiana per rilassarla prima della grande partenza.

Hai uno zio italiano che supplisce a tutte le carenze domestiche della zia, ottimo cuoco e coltivatore diretto. Che parla inglese con il traduttore di Google.

Hai un cuginetto grande italiano che fin dall'inizio sapeva che saresti stato un maschietto e che ti vuole chiamare Tubo, una delle sue grandi passioni. Che da buon scorpione e' un po' geloso che la nonna lo abbandoni per due mesi per venire in Australia.

Hai un cuginetto piccolo italiano che non parla ancora quindi non puo' esprimere le sue opinioni, ma magari avendo meno di un anno di differenza di eta' diventera' un tuo compagno di giochi ed avventure in futuro. Per intanto accontentati dei suoi vestitini riciclati.

Hai una zia hyppie australiana con i tatuaggi, che vive vicino alle Snowy Mountain, che cresce i suoi figli a Meat Pie e Bacon e Egg Roll. Che in casa ha un cane, un gatto, una cavia, due pappagallini, tre pesci rossi piu' varie ed eventuali.

Hai una cugina grande australiana che vive a Canberra, con i capelli biondo ossigenato, che sta finendo l'universita' e sogna di sposarsi con il fidanzato il 12/12/2012.

Hai un cugino grande australiano con i capelli rossi e ricci, in piena adolescenza, che non vede l'ora di prendere la patente, che parla poco, gioca tanto ai video giochi e facebook.

Hai un cugino piccolo australiano che e' la miniatura del tuo papa', che gioca a calcio, ma senza metterci tanto impegno, che da buon scienziato pazzo ha in camera tre insetti stecco, delle lucertoline, girini in trasformazione e bruchi e lombrichi di varie taglie.

Hai uno zio a Melburne che la mamma ha visto una volta sola, con il viso rubicondo ed i pochi capelli rimasti rossicci, sposato (a detta di papa' e nonna australiana) con una donnona australiana (tua zia) e padre di una altrettanta ragazzona (tua cugina piccola australiana) dai capelli rossi, che ama cantare ed il pattinaggio sul ghiaccio..

martedì 26 giugno 2012

IL SIGNORE DEGLI UCCELLI

Gli australiani (per la mia esperienza diretta con Greg, suoi amici e famiglia) hanno un grande amore per la natura e gli animali di per se, di qualsiasi razza, colore e forma. Tipo abbiamo un ragno in casa, si tiene porta fortuna (anche se ha le dimensioni di una palla da baseball, cioe' enorme). Qualsiasi altro animale che entra nella nostra dimora (abitando a piano terra e con un giardinetto sul retro capita molto spesso) non viene spiaccicato con una ciabatta, ma viene riaccompagnato fuori.
Un giorno eravamo con amici a pescare in spiaggia ed un pescatore cinese che se ne' stava andando ci ha lasciato i suoi vermi da usare come amo, Greg ed il suo amico non li hanno usati ma liberati nel prato, povere creature respiravano ancora.

Per un periodo Greg ha lavorato da casa e durante le pause produttive si rilassava in giardino dividendo la sua merenda pane e companatico con i simpatici uccelli che svolazzano per il giardino (vedi foto sopra). Si chiamano Magpie e sono uccelloni delle dimensioni dei corvi, dai caratteristici colori juventini (bianco e nero) e gracchiano potentemente vorticando attorno con le loro enormi ali. Alcuni di loro adesso hanno preso la bellissima abitudine di venire puntuali al mattino e il pomeriggio per la loro razione di pane quotidiano. Li riconosco perche' fra di loro c'e' ne' uno dai colori un po' sbiaditi ed e' sempre presente, soprannominato il capo. E svolazzano e gracchiano alla grande nel giardino finche' non li accontenti e li sfami.

Greg come tutti gli uomini non ha il senso del fare la spesa e di cosa manca in frigorifero, ma quando manca il pane per gli uccelli va in crisi ed addirittura si ricorda di comperarlo rientrando a casa, perche' durante il week end gli show pirotecnici proseguono.

lunedì 25 giugno 2012

NOMI - ATTO 3

Questo era un cartellone che avevo trovato appeso in un campeggio, qualche mese fa, visto che a me il nome Oliver piace tanto (al suo babbo un po' meno) lo avevo fotografato e tenuto come segno del destino.

Ora che siamo a meno un mese dalla data di parto presunta del piccolo innominato, ieri ne' discutevamo con Greg, Melvyn (secondo nome di Greg) rimane sempre papabile come primo o secondo nome, poi ci si e' aggiunto Maximillian, io pero' non sono convinta mi sembra troppo lungo, anche se mi piace.

Non e' facile dare un nome, anche perche' ha una grande rilevanza, gli rimarra' tutta la vita e sotto certi punti di vista potra' anche influenzargliela/cambiargliela. Quindi sotto questo macigno di responsabilita' abbiamo anche pensato che un bel nome aborigeno australiano non sarebbe male, di sicuro originale, ora mi butto nel web e faccio una ricerca. Ben vengano suggerimenti!

domenica 24 giugno 2012

NOI NON LE ABBIAMO VISTE

Oggi siamo andati per una passeggiata in spiaggia vista la giornata bellissima. L'oceano era piatto e con Greg ci siamo detto che era una gran giornata per vedere i delfini o addirittura le balene. Ma io non sono una grande osservatrice, Greg non e' una lince per la vista, quindi ci siamo fatti la nostra camminatina, goduti il sole e fatto il pieno di vitamina D.

La sera guardando le news in televisione annunciano che delle balene che stavano migrando a nord sono state avvistate da Bondi Beach.

Noi non le abbiamo viste...

venerdì 22 giugno 2012

WALKING ON THE BRIDGE

 Oggi ero a North Sydney per uffici (sto cercando di sbrigare tutta la burocrazia, visto mio, cittadinanza del bimbo, etc.) prima del grande evento di modo da avere tutto organizzato per poi dedicarmi completamente al mio nanerottolo.

Vista la bellissima giornata di sole ho deciso che anziche' prendere l'autobus per attraversare la baia, me lo sarei fatto a piedi sull'Harbour Bridge. Lo avevo gia' percorso una volta, appena arrivata qui da turista, ed il panorama e' bellissimo, poi non e' cosi' lungo (1.7km).

Il lato a est e percorribile da pedoni quello a ovest da ciclisti (organizzazione impeccabile) e a meta' ponte ci sono gli omini con il giubbotto catarifrangente giallo che controllano che tutto sia sotto controllo giorno e notte. Come al solito qui in Australia un sacco di persone se lo facevano di corsa, poi tanti turisti o lavoratori che dopo lavoro si fanno una passeggiata anziche' prendere i mezzi.

Mentre camminavo stavo discutendo con il piccolo innominato che alberga nella mia pancia (essendo una grande citta' la gente non ti guarda male se parli da sola e poi ora con l'era del cellulare non si sa mai se uno sta impazzendo o solo conversando al telefono) di come e' un bimbo fortunato a nascere in una citta' cosi' bella e caratteristica. Io sono nata in mezzo alle Alpi e mucche del Trentino, mentre il suo papa' fra il verde e le pecore dello Yorkshire. Mentre qui siamo a passi dall'oceano.

La baia di Sydney e' come un fiordo norvegese va dall'oceano e dentro per kilometri e kilometri con tutte le baiette/spiaggie sia a nord che a sud, creando di per se un paesaggio scenografico.

Mentre camminavo mi ha fatto sorridere il fatto di trovare qualche lucchetto appeso alla grata del ponte a ricordarci il nostro Ponte Milvio e Moccia. Gli italiani arrivano d'ovunque.

mercoledì 20 giugno 2012

TORNO E MI SPOSO - PARTE SECONDA

I primi mesi in cui ero qui a Sydney (ottobre e novembre 2009) ho fatto un corso di inglese per sostenere l'esame IELTS, necessario per poi iscrivermi al master universitario. Oltre che ad imparare l'inglese e' stato un posto dove ho posto le basi delle mie prime amicizie qui a Sydney, alcune delle quali per fortuna sono rimaste qui e tutt'ora fanno parte della mia cerchia di amici australiani.

In classe avevamo anche una ragazza mussulmana, di origine Malysiana. Lei portava il velo in testa, ma non il burka, e si comportava da occidentale. Si univa alle varie uscite che facevamo in gruppo ed era molto socievole e partecipativa.

Un giorno arrivo' in classe ed era un po' turbata, per capire la ragione che la rendesse cosi' cupa le facemmo mille domande. La sua famiglia voleva che lei ritornasse in Malysia e si sposasse con un suo ex-compagno di classe delle superiori, che lei conosceva, ma che non aveva mai frequentato nei panni di ragazzo.La settimana precedente questo ragazzo con il padre era andato a chiedere la sua mano alla famiglia di lei. I genitori avevano accettato senza nemmeno chiederle il parere ed il matrimonio era organizzato. Lei doveva tornare e sposarsi a breve, altrimenti avrebbe causato un'onta di disonore alla famiglia in tutto il paese mettendo a repentaglio la loro reputazione sotto ogni punto di vista. Lei decise quindi di tornare e sposarsi in un breve lasso di tempo.

La mia prima reazione da ragazza nata e cresciuta in occidente e' stata di ribellione e di pensare, questa e' pazza, chi glielo fa fare? Io manderei tutto all'aria e chi se ne' frega dell'onta dei genitori, siamo alle soglie del 2010 ed esistono ancora questi soprusi!
Poi cercando di analizzare meglio e piu' razionalmente la situazione, mettendomi nei suoi panni ho capito anche il suo punto di vista, anche se non lo condivido.

Comunque la settimana successiva aveva lasciato il corso ed era in procinto di volare in Malysia per convolare a nozze. Non abbiamo piu' avuto notizie da parte sua.

martedì 19 giugno 2012

BABY SHOWER PARTE TERZA

Ebbene si la baby shower e' stata una riuscitissima festa, i preparativi, la stanchezza e il caos che regnava sovrano in casa il giorno dopo ne' sono valsi completamente la pena.

Non avendo una grandissima cerchia di amicizie (specialmente femminili) avevo invitato un po' tutte le mie conoscenze (anche quelle che non vedevo da tanti mesi e le due vicine di casa), e con grande sorpresa sono venuti tutti ad eccezione della German Mum, ma era giustificatissima perche' sabato alle 18.00 ha messo al mondo il piccolo Finn (ebbene si non lo hanno chiamato Kimba, probabilmente si sono ravveduti), quindi era in tutte altre faccende affaccendata.

 I cibi/dolci preparati praticamente per la prima volta in diretta (avevo scaricato le ricette da internet) sono riusciti praticamente al primo colpo, forse non erano perfetti ma tutti hanno mangiato e nessuno si e' lamentato di avvelenamento, beati australiani che si strafogano di tutto senza mai lamentarsi.

I giochi preparati (fa parte della tradizione organizzare dei giochi a premi) hanno riscosso molto successo, entusiasmo nelle partecipanti e hanno aiutato a legare e creare team (essendo tutte persone che bene o male si incontravano per la prima volta). Per citare i giochi abbiamo fatto un bingo/tombola ed indovinare la misura della mia pancia.

Mi sono sentita come ad un matrimonio, sia per il fatto di cercare di amalgamare gli ospiti, perche' saltavo dall'uno all'altro per chiacchierare ed aggiornarmi, per l'ammontare di regali ricevuti e per l'affetto e l'amicizia che ci hanno circondato in tutto il pomeriggio. La serata poi sono arrivati alcuni altri amici e la famiglia di Greg si e' accampata a dormire nella camera degli ospiti e sul divano.

E' stata la prima giornata da quando sono rientrata qui a Sydney (ottobre 2011) dove mi sono sentita al cento per cento a casa qui in Australia. Voi direte davvero? Un po' la gravidanza e l'ormone che mi fanno diventare piu' nostalgica un po' il fatto che non e' facile vivere lontano dai propri affetti (famiglia ed amicizie) e specialmente non e' cosi' semplice ricrearsene di nuovi. Sono fortunata perche' alcuni amici se si possono definire storici li ho incontrati non appena arrivata qui a Sydney e sono tutt'ora al mio fianco. Poi tramite il mio nuovo status di futura mamma probabilmente il nostro cerchio sociale cambierebbe comunque anche in Italia, quindi rimango aperta. 

domenica 17 giugno 2012

BABY SHOWER PARTE SECONDA

Ieri era il grande giorno per la Baby Shower. Per rimanere in tema ha piovuto tutto il giorno. Ecco le foto.

Regalini (comperati all'Ikea e confezionati da me) per gli ospiti

Tavolino dei dolci cup cakes e muffins

Tavolo del salato

La torta magicamente verde all'interno
Angolo per i maschietti
Il regalo piu' strano 'Nappis cake' made in Japan


sabato 16 giugno 2012

BABY SHOWER PARTE PRIMA

Come ogni festa che si dica in America/Australia bisogna scegliere il tema, io non avendo temi in particolare ho scelto pero' il colore che avrebbe caratterizzato il party: verde (e' uno dei miei colori preferiti e casa nostra di conseguenza ha gia' degli elementi/accessori verdi).


Giovedi' con la mia nuova utilitaria me' ne' sono andata all'Ikea (infrasettimanale fantastico, corridoi deserti) a comperare gli oggettini per fare i regalini per gli ospiti (vedi foto in successivo post appena arrivo a scaricarle) e mi sono pure sbafata le meat balls con pure'. La sera li ho confezionati


Venerdi' mega spesa di cibo/bibite/decorazioni etc. Nel pomeriggio ho fatto la torta menta/cocco ricoperta di cioccolato, sembrava di mescolare slimer (avete presente i Gosthbusters?). Dopo lavoro Jamile (la mia amica super efficiente/tutto fare brasiliana) ci ha raggiunto a casa e nella serata abbiamo finito i dolci: tortine alle mele con colorante verde (da solo il colore e non aggiunge nessun sapore), muffins cocco e cioccolato (non centra nulla con il verde ma un po' di cioccolato non guasta mai) e cup cakes con cremina decorativa verde. 


Sta mattina sveglia con calma e poi via siamo partite con il buffet salato, pasta al pesto, sandwich tonno rucola / prosciutto formaggio / uovo rucola, sedano e carote in pinzimonio, olive, piselli giapponesi al wasabi, peperoncini piccanti, cetriolini, spiedini di frutta etc.

Greg ha riassettato la casa e preparato la yard fuori con reparto alcoolici al fresco per i pochi uomini che si sarebbero uniti al party (la baby shower in origine era una festa completamente al femminile).


Nel frattempo Charoline (la zia inglese) ci ha raggiunto direttamente da Canberra con i tre figli, i quali sono stati subito ingaggiati per gonfiare i palloncini, appendere le decorazioni ed apparecchiare il tavolo.


Arrivati altri amici Andre' (altro amico brasiliano) si e' dedicato al piatto dei crakers che merita particolare attenzione (vedi poi foto) e allo spargimento di candele per tutta la casa. La giornata era bigia quindi davano un'atmosfera unica.


Infine Jamile ha curato il mio trucco e parrucco e via pronti per lo show!!


Seguono foto e dettagli...


Morale delle giornate una brasiliana ed un italiana (notoriamente noti per il nostro essere fannulloni) sono molto piu' efficienti di 10 australiani messi insieme a livello culinario ed organizzativo!

venerdì 15 giugno 2012

QUATTRO RUOTE MOTRICI

Ebbene si da una settimana ho una macchinetta, la mia prima utilitaria australiana. Non avevo mai pensato a prendermi una macchina perche' qui i bus sono veramente efficienti. Inoltre nella guida a sinistra non sono ancora al 100% sicura, cioe' se le strade sono trafficate seguo il flusso delle altre macchine, ma se e' sera o le strade sono deserte ho ancora il dubbio nel momento in cui curvo o mi immetto in una rotatoria (brutti scherzi che fa il cervello).

Da aggiungere che la grande citta' di Sydney ha una spiccata scomodita' per trovare parcheggi e i vigili sono come aquile non appena lasci la macchina nel posto sbagliato stanno gia' scrivendoti una multa. Per di piu' qui le macchine sono tutte automatiche (lei e' ancora manuale) ed e' vero che e' semplicissimo guidarle, ma se ti distrai al semaforo e lasci il pedale prende e parte da sola, per una donna gravida/smemorata come me ora potrebbe essere un forte pericolo di incidente.

L'abbiamo chiamata Gina (diminutivo di Georgina, George e' la macchina di Greg, lei e' la sua fidanzata). Un'amica di Greg (quella della Lap Dance) non la utilizzava piu' perche' ha comperato una macchina nuova, quindi per 200 dollari c'e' la ha data. Dopo 3 anni che non avevo piu' una mia utilitaria mi sento di nuovo indipendente, infatti sono gia' andata a Bondi, all'Ikea e in una grande shopping mall a fare la spesa.


giovedì 14 giugno 2012

LUCI. MUSICA E IDEE

Dal 25 maggio fino allo scorso week end era in corso il Vivid Sydney Festival, che potete trovare a questo indirizzo http://www.vividsydney.com/.

Il museo di arte moderna
Giochi di colori-luci e musica vengono proiettati nella zona dell'Opera House, Circular Quay (dove partono i traghetti per la baia) e The Rock (quartieri piu' antico di Sydney).

Un lampadario in mezzo alla baia
Noi siamo andati il primo sabato ed era pienissimo, dalle famiglie con uno o due passeggini ai turisti. La temperatura non ancora rigida ti permetteva di girare per le strade e godere lo spettacolo.

Giochi di luce sull'Opera House

mercoledì 13 giugno 2012

I CAPELLI ROSSI NO...

Anch'io bavosa (vedi foto di Greg qualche post fa') e con collo pendente. Per la postura da Quasimodo teniamo conto che sono nata 3 settimane in anticipo quindi ero più' piccolina della norma.

Visto il padre e la madre, il nostro baby boy di sicuro sara bavoso, i capelli potranno variare da pelatino (mamma) a folta chioma (papa') e faccino direi paffuto per entrambi.

Poi vediamo sia da parte della mia famiglia che da parte di Greg abbiamo tendenza al rosso dei capelli, quindi chissa'.

lunedì 11 giugno 2012

NUOVI SPORT

Ieri siamo andati a trovare un caro amico di Greg, il quale vive a west di Sydney con la sua ampia famiglia, moglie, tre figli, un gatto e tre galline. Inoltre c'erano ospiti una coppia di amici con un paio di figliolette.
Ci siamo fatti una full immersion di bimbi in tutto cinque scatenati dai quasi due anni ai cinque e mezzo. Hanno fatto di tutto dagli areoplanini di carta, alle rincorsa dei polli fino ad arrivare alla baby dance finale.

Il tutto mentre i genitori tranquilli chiacchieravano, uno dei papa' sfornava pizze, bimbi che urlavano e che si davano mazzate, nessuno interveniva se il pianto non era proprio di quelli 'mi sono fatto veramente un gran male' o superava i cinque minuti di durata.

Mentre chiacchieravo con le due mamme riguardo al ritornare in forma dopo il parto. Una mamma che dai 34 anni ai 39 ha sfornato tre pargoli, l'ultimo di due anni lo allatta ancora al seno, in ottima forma fisica e all'apparenza molto più giovane dell'eta' anagrafica ne' esce che da sei anni fa la pole dance (danza del palo), me la consiglia e mi conferma che ti ritonifica alla grande pancia, sedere e gambe.


sabato 9 giugno 2012

TORNO E MI SPOSO - PARTE PRIMA

Qui a Sydney ti capita di incontrare persone di ogni razza, paese e religione. Quando sono arrivata qui ho lavorato per qualche mese in una pizzeria/ristorante/gelateria in Bondi Beach. Il pizzaiolo era nepalese, aveva piu' o meno la mia eta' ed era arrivato in Australia da circa 10 anni. Aveva fatto qualche corso di studio ed un master ed ottenuto la cittadinanza australiana, vivendo per piu' di una decade da cittadino western. Non era mai rientrato nel suo paese da quando era partito, ma era molto legato alla famiglia e si sentivano via Skype regolarmente.

Con i colleghi lo prendevamo in giro e gli dicevamo che nel momento in cui avrebbe messo nuovamente piede in Nepal si sarebbe trovato una fidanzata e poi via matrimonio e famiglia. Lui rideva ma non negava l'evidenza. In Nepal che sembra un piccolo staterello ma in realtà ci vivono circa 27 milioni di abitanti. E' famoso per le sue vette sopra i 6.000 metri e circa l'ottanta per cento della popolazione e' hinduista. Come in molti altri paesi e' ancora in voga l'idea del matrimonio pre-combinato dalle famiglie.

Quando sono rientrata qui a Sydney sono rientrata in contatto tramite social media con questo ex-collega. E fra gli aggiornamenti vari lui mi ha detto che a gennaio 2012 sarebbe rientrato finalmente per rivedere la famiglia e gli amici lasciati molti anni prima in Nepal. Ora sempre tramite social media ho scoperto che si e' fidanzato e fra meno di un mese si sposa.

venerdì 8 giugno 2012

BRUTTI IN FASCE, BELLI IN PIAZZA

Ebbene si ho scoperto perche' si facevano poche foto di me da piccola, ero pelatina e con guancione cadenti. Appena riesco carico la prova del reato. Decisamente speriamo che il baby boy prenda dal giovane Melvyn (era il primo nome di Greg che ha poi scambiato non appena raggiunta la maggiore eta' con il suo secondo nome Gregory). 

mercoledì 6 giugno 2012

BISTRATTAMENTI FAMILIARI

Nella ricerca di una mia fotografia da piccola, meno di un anno (per la baby shower), ho scatenato una rivoluzione familiare. Mia madre ha consultato tutti gli album di famiglia trovando solo fotografie di me con mia sorella, mia madre, mio padre, i miei cugini o i miei nonni.

L'unica che mi ritrae da sola a 3 mesi e' quella del mio battesimo, ma essendo stata a suo tempo incollata all'album di matrimonio dei miei genitori non si riesce più a staccare, essendo ormai passati molti anni. Mia madre non riesce a portare l'album a casa di mia sorella per farla scansionare da li perché troppo pesante. Quindi vedremo al massimo faccio fare a Greg un fotomontaggio. Ed io che lo deridevo perché la sua fotografia era in bianco e nero, essendo lui il terzogenito almeno una fotografia c'e' la ha, tenendo conto che lui e' anche nato in Inghilterra, quindi tutto ciò che riguarda la sua infanzia e' praticamente rimasto nel vecchio continente nel momento in cui si sono trasferiti in Australia.

Mia sorella pur essendo nata 3 anni prima, ha un sacco di fotografie di lei da piccola da sola ovviamente, mentre i secondogeniti vengono un po' bistrattati o al massimo vengono ritratti con il fratello/sorella maggiore.
Non per risentimento o gelosia anzi questa cosa mi fa sorridere perché ricordo che abbiamo una serie di fotografie fatte al parco, dove nella prima sono seduta sul triciclo con mia sorella (io circa un anno, lei sui quattro). Sulla seconda io sono seduta nel prato e lei sul triciclo, nella terza io sono caduta all'indietro e gambe all'aria nel prato e lei sempre sorridente sul triciclo.

Chiacchierando con lei al telefono le dico, ricordati di fare un sacco di foto a Davide (suo secondo figlio)! Tanto adesso nell'era del digitale tutto e' decisamente più semplice.

E' vero che con i primi figli si fa tutto alla perfezione, preparativi, fotografie, etc.. Mentre i secondi sono un po' un riciclo del fratello/sorella maggiore?

giovedì 31 maggio 2012

TALE PADRE, TALE FIGLIO..

Per la baby shower abbiamo bisogno di foto dei genitori da piccoli, cosi' gli invitati si fanno un idea di come potrebbe essere il nascituro.


Questo era Greg da piccolo, secondo la nonna inglese aveva meno di un anno. Notate quanto sono piene le guanciotte (non si vede nemmeno il mento) e quanti capelli aveva già il ciuffone alla Elvis, oltre alla gran sbrodolatura sulla sinistra.

Speriamo che il baby boy non abbia un testone come il papy, perche' altrimenti prevedo tempi duri per il parto!


A breve metterò anche una mia foto cosi' possiamo poi decretare a chi assomiglierà.