lunedì 19 marzo 2012

MAMME CHE EMIGRANO


Domenica di ritorno dalla spiaggia, a dire il vero non ci abbiamo nemmeno messo piede perché' la nuvoletta autunnale ha rapito il sole (ultimamente il clima di Sydney e' molto simile a quello inglese, nuvole, pioggia, sole, nuvole, pioggia, sole, cambia solo l'intensità' del sole che qui quando batte batte), ci siamo fermati ad un negozietto che vende Chip & Fish.

Mentre aspettavamo seduti sulla vetrinetta esterna che il Fish Burger ordinato da Greg fosse pronto,  ho iniziato una conversazione con una già' mamma di bimba urlante in passeggino ma al contempo anche futura mamma, più' abbondante di me.

Effettivamente quando la pancia comincia a vedersi entri in un nuovo mondo e invece di attaccare a parlare del tempo, parte il nuovo argomento tormentone dei tuoi nove mesi 'la gravidanza' con le classiche domande: "di che mese sei?" Qui ti chiedono più' le settimane, "Sai già' se e' un maschietto o una femminuccia?" e cosi' via da li si attacca bottone e comincia la conversazione.
Fatto sta che, mi racconta che e' di 28 settimane ed in attesa di un maschietto e la bimba (di 15 mesi) e' un po' frignosetta perché' sono arrivati da 3 giorni dall'Irlanda. Essendosi infatti trasferiti dalla fredda Europa qui a Sydney la piccola si trova un po' spaesata per clima, ambiente, etc., la lingua per fortuna loro e la stessa.
In più' mi dice lei che lavora anche!

Io mi chiedo che bel coraggio a cambiare non solo città' e stato, ma addirittura continente ed emisfero con un 'baby to be' in meno di 3 mesi ed una pupetta di poco più' di un'anno.
Che ne' dite noi da buone italiane lo faremo mai? Hanno queste mamme anglosassoni una marcia in piu' o forse si fanno meno menate e vivono alla giornata pur con figli?
Boh io un po' di invidia per la noncuranza c'e' l'ho.

Fatto sta che i reciproci panini sono pronti, ci salutiamo auguriamo in bocca al lupo e buon proseguimento.

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