martedì 24 aprile 2012

BABY BOYS NAME - ATTO SECONDO


In mattinata scarico l'applicazione dell'I-Phone per scegliere i nomi e con Greg li guardiamo tutti, siamo ancora in alto mare per il nome del baby boy, da una parte mi dispiace perché vorrei già poterlo chiamare con il suo vero nome anziché con nomi temporanei o soprannomi. Ma purtroppo siamo due indecisi e tira tardi quindi povero piccolo causa i suoi genitori gli verrà una gran confusione mentale e una crisi di identità all'età di sei mesi.


Tutti i nomi che piacciono a me non piacciono a Greg e viceversa, se già non troviamo accordo sui nomi non oso immaginare come saremo sulla sua educazione, prevedo tempi duri.

Dopo che mi e' stato bocciato Edward/Edoardo avevamo optato per Oliver, che sta bene in entrambe le lingue senza problemi di spelling per nonne inglesi e italiane. Le nonne approvavano il nome, amici anche, esclusa la sorella che lo accomunava all'olio di oliva e la cugina romana che mi ha aggiornato che il cane della Clerici si chiama cosi'.
Ma ieri Greg mi ha confessato che non se la sente di chiamarlo cosi', ma che a lui piacerebbe Beau, pronunciato alla francese Bo. Io mi sono rifiutata categoricamente. Primo avrei sempre problemi nello scrivere e fare lo spelling di questo nome le vocali sono le più difficili da ricordare in inglese come si pronunciano e non mi ricorderei in che ordine si scrivono (prima la e o la a e viceversa), secondo ve lo immaginate un bimbo chiamato BOH in Italia, già diventerebbe lo zimbello della classe, terzo a me più che francese suona tanto asiatico, quei suoni tipici loro e monosillabici, e visto che qui c'e' ne' sono già tanti non vorrei che il mio bimbo 100% occidentale venga confuso per orientale.

Guardando un film ci piaceva il nome Zacchary, con ch o k a seconda di come si vuole dire, ma e' ancora in stand by. L'altra sera sempre in TV davano 'La fabbrica di cioccolato - Willie Wonka' ed il piccolo protagonista si chiama Charlie, nome che ha subito appassionato Greg. A me non fa impazzire perché' mi sembra piu' un diminutivo che un nome, ma vedremo magari da qui a tre mesi mi piacerà ed il piccolo uscirà come un vero gentiluomo, vestito di una stretta giacchetta, pantaloni e scarpe più grandi della sua misura, una bombetta e un bastone da passeggio.


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