lunedì 23 aprile 2012

FIGURACCE ALL'ITALIANA


Oggi giornata del test del glucosio. 
In realtà doveva durare soltanto un'oretta, ma l'ospedale e' enorme e mi sono persa almeno due volte, utilizzando tutte le mie doti di orientamento. Ho chiesto informazioni, ma già di mio mi confondo nel ricevere istruzioni in italiano, nel senso che ascolto solo le prime indicazioni e poi mi dico, non me le ricorderò mai, ma sarò già sulla buona strada o troverò qualche indizio per arrivarci, tipo briciole di pollicino e impronte di dinosauro.
Quindi arrivata in fondo all'ala dell'ospedale, imboccato il corridoio a sinistra e ritornata sui miei passi per trovare gli ascensori, salita premo 2, come mi era stato indicato dalla signorina alla reception.
Sull'ascensore magicamente appare una signora con la mia stessa prescrizione in mano. Tra me e me dico e' fatta. Quindi arrivate al secondo piano, dopo di che io avevo il vuoto in testa, mi metto a tampinare la signora. Avevo già valutato che eta' e panza della signora ci stavano con il test del glucosio per la 28ma settimana di gravidanza pure per lei.
Anche la miss da me prescelta non sa esattamente dove andare e dopo che e' ritornata sui suoi passi, con me alle calcagna mi ha beccata seguirla, sorridendo le dico che anch'io sto andando dove va lei e che non sapendo la strada mi stavo affidando a lei. Quindi iniziamo a chiacchierare del più e del meno sull'immensa estensione dell'ospedale, visto che i corridoi da percorrere sono tanti e lunghi, le chiedo seraficamente quando e' la sua data di scadenza per il parto. Lei mi guarda con occhi diabolici e gentilmente mi dice che non e' incinta.
Sono sprofondata, le ho appena dato, diciamo pure sotto inteso, della grassona!! Mi scuso per la gaffe e proseguiamo in silenzio per qualche metro e richiediamo indicazioni, per sicurezza chiedo anche dove esattamente devo fare questo benedetto test del glucosio e mi dice di seguire la signora che e' nello stesso posto. La seguo mesta mesta in silenzio, anche perché lei mi ha distaccata con il suo passo da ghepardo.
Dopo avere percorso corridoi in lungo ed in largo arriviamo in un minuto ufficietto dove si fanno gli esami del sangue, ci voleva la caccia al tesoro e la mappa del pirata uncino per trovarlo. La signora in fila davanti a me non favella, parla con l'addetta si siede, tocca a me, consegno la mia prescrizione mi danno il numerino e l'unico posto libero a sedere e' a fianco alla mia 'migliore amica', mi siedo sorridendo, ma non mi sembra il caso di riattaccare bottone anche perché lei finge di essere immersa nella lettura di un libro.

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