mercoledì 23 maggio 2012

AMICIZIE E FIGURACCE

Ieri pomeriggio ero alla shopping mall, vicino a dove abitiamo per due veloci acquisti per la cena, visto che il frigo rimbombava da vuoto che era.

Nella mia consueta pausa bagno (dopo mezz'ora di bus rientrata dalla citta' ci sta sempre) ho incontrato una delle future mamma che fa yoga con me. 

Preciso che io sono pessima nel ricordare le facce delle persone (ho grande memoria per i numeri), tipo le colleghe di Greg nel contesto ufficio le riconosco in giro per strada ne dubito fortemente. Ma questa mamma mi e' rimasta particolarmente impressa (sara' che indossa sempre la stessa tuta e maglietta).
Facciamo due chiacchiere e scopro che anche lei vive nella zona limitrofa e il suo bimbo/a, non ha voluto scoprire il sesso (qui da quando mi sembra di avere capito e' una cosa molto comune io non so come facciano a resistere alla curiosità), nascerà a meta' agosto quindi poche settimane dopo il mio.La sua pancia e' praticamente invisibile ed al confronto mi sento una balena. Anche lei e' emigrata dall'Inghilterra con il suo partner due anni fa' e si trova qui senza famiglia. Situazioni molto comuni qui a Sydney. Infatti da questo punto di vista qui e' molto più facile stringere 'amicizie' perché ci sono tantissimi immigrati di ogni genere e già il fatto di condividere questo ti porta a sentirti sulla stessa barca.
Fatto sta che ci scambiamo i numeri di telefono, che magari ci scappa qualche passeggiata prima, sabato ne' ho una in programma con la German Mum, oppure dopo che i pargoletti sono arrivati.
Nel momento di scrivere il suo numero partiamo con lo spelling N e fin li ci sono AI e li parto con le vocali a caso (non so mai se e' la I o la A) ed ovviamente canno. R pronunciata con l'accento British che non si capisce e capisco A. Al che lei vede che sto storpiando completamente il suo nome e ricomincia lo spelling per trogloditi:
N come Norimberga
I pronunciata AI come Italy
R come Roma
T come Turkey
A detta EI come Airplane
Evviva ho il suo nome, ma come al solito ho fatto la figuraccia da italiana con il pessimo inglese.

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