venerdì 22 giugno 2012

WALKING ON THE BRIDGE

 Oggi ero a North Sydney per uffici (sto cercando di sbrigare tutta la burocrazia, visto mio, cittadinanza del bimbo, etc.) prima del grande evento di modo da avere tutto organizzato per poi dedicarmi completamente al mio nanerottolo.

Vista la bellissima giornata di sole ho deciso che anziche' prendere l'autobus per attraversare la baia, me lo sarei fatto a piedi sull'Harbour Bridge. Lo avevo gia' percorso una volta, appena arrivata qui da turista, ed il panorama e' bellissimo, poi non e' cosi' lungo (1.7km).

Il lato a est e percorribile da pedoni quello a ovest da ciclisti (organizzazione impeccabile) e a meta' ponte ci sono gli omini con il giubbotto catarifrangente giallo che controllano che tutto sia sotto controllo giorno e notte. Come al solito qui in Australia un sacco di persone se lo facevano di corsa, poi tanti turisti o lavoratori che dopo lavoro si fanno una passeggiata anziche' prendere i mezzi.

Mentre camminavo stavo discutendo con il piccolo innominato che alberga nella mia pancia (essendo una grande citta' la gente non ti guarda male se parli da sola e poi ora con l'era del cellulare non si sa mai se uno sta impazzendo o solo conversando al telefono) di come e' un bimbo fortunato a nascere in una citta' cosi' bella e caratteristica. Io sono nata in mezzo alle Alpi e mucche del Trentino, mentre il suo papa' fra il verde e le pecore dello Yorkshire. Mentre qui siamo a passi dall'oceano.

La baia di Sydney e' come un fiordo norvegese va dall'oceano e dentro per kilometri e kilometri con tutte le baiette/spiaggie sia a nord che a sud, creando di per se un paesaggio scenografico.

Mentre camminavo mi ha fatto sorridere il fatto di trovare qualche lucchetto appeso alla grata del ponte a ricordarci il nostro Ponte Milvio e Moccia. Gli italiani arrivano d'ovunque.

Nessun commento:

Posta un commento